Il Comitato Regionale Lombardo della Lega Nazionale Dilettanti ha disposto prima il rinvio totale delle gare in programma domenica 23 febbraio e poi la sospensione di tutta l’attività giovanile e dei dilettanti fino a domenica 1 marzo compreso per prevenire e arginare il contagio da Coronavirus.
Come scritto nell’ordinanza diramata dalla Regione Lombardia, “tutti gli eventi, le riunioni e le attività ludico-sportive sono da ritenersi sospesi in base all’ordinanza lettera C: “la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. Sono compresi fra questi luoghi quali palestre, centri sportivi, piscine e centri natatori, centri benessere, centri termali. Le attività all’aperto possono essere svolte ad eccezione dell’utilizzo degli spogliatoi. E’ consentito l’accesso e l’utilizzo delle strutture sportive ai soli atleti professionisti. Si conferma inoltre che le attività di centri culturali, centri sociali, circoli ricreativi, restano chiuse“.
Come stanno gestendo questa insolita situazione le società del calcio dilettanti della nostra zona? Mister Vincenzo Rinaldi dell’Olimpia (girone A di Promozione) non nasconde i disagi, ma ha già pronte alcune soluzioni.
Come avete organizzato questa settimana di sospensione degli allenamenti?
“Ho già preso contatti con il centro sportivo svizzero di Monteggio, dove, per altro, ci siamo allenati per qualche anno. Se l’accordo va a buon fine, come credo, da domani sera la prima squadra dell’Olimpia lavorerà proprio a Monteggio, mentre l’attività del settore giovanile non riprenderà fino a nuova comunicazione. Per il momento ho consigliato ai ragazzi di mantenersi in forma in modo individuale andando a correre, ma non sempre è possibile e, soprattutto, non è molto allenante”.
Nel frattempo vi siete mossi per bonificare gli spogliatoi.
“Stiamo facendo la disinfestazione e ci stiamo attenendo alle norme vigenti, aspettando ulteriori comunicazioni. E’ un momento di attesa e sicuramente strano per noi e per tutte le società dilettantistiche come noi”.
E’ stato giusto secondo lei sospendere tutto?
“La decisione di annullare le gare della domenica è stata repentina e fino a sabato si è svolta regolarmente tutta l’attività, compresa quella giovanile. Forse si poteva attendere ancora un giorno e far partire il provvedimento di sospensione da lunedì, ma non spetta a me prendere decisioni di questo tipo, soprattutto quando c’è di mezzo la salute”.
Questo stop avrà ripercussioni sul campionato e sulla vostra stagione?
“Il problema maggiore sarà fissare i recuperi delle due giornate che non si disputeranno. Credo che saranno programmate in turni infrasettimanali e non slitterà di due giornate l’intero torneo, ma in ogni caso resta delicata la questione della tempistica. Siamo dilettanti, i giocatori lavorano e tutte le squadre potrebbero avere assenze importanti in caso di recupero in un giorno infrasettimanale. Secondo me, per altro, questo blocco potrebbe anche essere prorogato per la prossima settimana e, dunque, fino a domenica 8 marzo compresa”.
Quanto a voi, siete in emergenza numerica. Com’è la situazione?
“Purtroppo tra gennaio e questo mese abbiamo perso ben cinque under che sono andati a giocare in Svizzera e noi, già decimati per infortuni e squalifiche, nelle ultime partite ci siamo ritrovati ad avere soltanto 11 o 12 giocatori disponibili. La Federazione non ci tutela e non tutela quei club che, come noi, si trovano al confine e che possono perdere dall’oggi al domani i propri atleti che possono decidere in ogni momento dell’anno di accasarsi dall’altra parte della frontiera. Viceversa, invece, non è possibile tesserare quando vogliamo chi gioca in Svizzera”.
Qual è la soluzione?
“Abbiamo fatto presente la questione e speriamo che venga presa in considerazione al più presto. Intanto continuiamo a lavorare e a fare al meglio quello che ci è possibile con gli atleti che abbiamo a disposizione. Il regolamento ci impone di schierare tre under e speriamo di avere sempre i numeri necessari e non subire altre perdite”.
Oltre agli addii, pesano le squalifiche e gli infortuni.
“Confeggi è squalificato fino all’11 marzo e dal 12 potremo finalmente contare di nuovo su di lui. Sassi dovrà scontare l’ultima delle quattro giornate di stop, mentre alla prossima non ci sarà Zecchini che è stato fermato per una partita per aver preso il quinto cartellino giallo. Calzi fortunatamente è sulla via del recupero dopo uno stiramento, ma non sarà lo stesso per Tondini che ha subito una ricaduta al ginocchio e il nostro portiere titolare che ha rotto il dito di una mano e sarà out ancora per un po’”.
Dove può arrivare l’Olimpia, nonostante tutto?
“Visto il momento, sono soddisfatto del nostro inizio di girone di ritorno perchè abbiamo perso soltanto contro la Base 96 e abbiamo fatto molto bene sia con il Meda che con il Gavirate contro cui potevamo anche vincere nel recupero in cui non abbiamo sfruttato una buona occasione. Siamo in una posizione di classifica che ci permette di guardare ai playoff, distanti 7 punti, ma che non ci consente di stare troppo tranquilli rispetto alle squadre che ci stanno dietro. Se finalmente troveremo un po’ di stabilità e recupereremo qualche pedina importante, possiamo raggiungere i playoff. La graduatoria è molto corta e il campionato è livellato e possiamo farcela”.
– IL CAMMINO DELL’OLIMPIA
Laura Paganini