L’ultimo dpcm ha colpito ulteriormente e in maniera netta il mondo del rugby. Come ben noto, le nuove restrizioni approvate dal Governo hanno fatto fare diversi passi indietro verso la ripresa e la “normalizzazione” di questo sport. Infatti, nelle zone arancioni e gialle tutte le attività non di interesse nazionale possono proseguire gli allenamenti solamente in forma individuale e senza possibilità di utilizzare palestre e spogliatoi. Per quanto riguarda le regioni in zona rossa come la Lombardia, invece, sono sospese tutte le attività, anche di natura individuale, non inserite tra quelle di interesse nazionale.

Dunque, chi può giocare? Chi può ancora allenarsi senza restrizioni? In seguito all’emanazione dell’ultimo dpcm, la Federazione Italiana Rugby ha deciso di considerare di interesse nazionale le seguenti competizioni: Autumn Nations Cup 2020, le Qualificazioni alla Rugby World Cup Femminile, Guinness Pro14 e Peroni TOP10.

Sono queste le manifestazioni che continuano regolarmente, le uniche all’interno del panorama rugbistico italiano. In sostanza, le squadre che possono allenarsi e giocare sono: la nostra nazionale maggiore, nella nuova Autumn Nations Cup, la nazionale femminile, Benetton Treviso e Zebre Rugby, nel Pro14, e in fine le dieci squadre militanti nel TOP10, il massimo campionato italiano. Le altre squadre e società dovranno attendere il mese di dicembre per ricevere qualche nuova notizia dal Governo, sperando siano positive, in particolar modo per le regioni limitate dalla zona rossa, dove gli atleti non possono neppure allenarsi.

Stefano Sessarego

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