Un progetto che vuole ripensare la mobilità urbana e suburbana di Varese per delineare al meglio lo sviluppo delle più interessanti vocazioni del nostro territorio. Il tutto nella consapevolezza che, prendendo spunto dalla riqualificazione avviata nel comparto stazioni, ci sono le condizioni per cogliere, con un’adeguata rimodellazione ferroviaria, un’opportunità storica di rigenerazione del tessuto economico e sociale cittadino.

Il progetto TramTreno – promosso da un gruppo di cittadini accomunati dall’appartenenza ai club Rotary varesini e supportati dalle più qualificate competenze a livello tecnico e accademico – vuole porsi come modello coerente e al tempo stesso ambizioso di elaborazione di un’altra “idea di città”, adeguata a vincere le sfide della contemporaneità.
“Alla base del progetto TramTreno – spiega Giovanni Arioli, portavoce del gruppo promotore – c’è una congettura ben precisa: così come nella seconda metà dell’Ottocento la costruzione delle due linee Ferrovie dello Stato e Nord diede luogo alla crescita economica e sociale del nostro territorio, un nuovo assetto dell’infrastruttura ferroviaria consentirà di ridefinire i caratteri della città contemporanea in cui siamo già immersi, rilanciando Varese nell’area insubrica e nel più ampio contesto geografico di riferimento“.
Varese insomma come le molte città europee che, in anni recenti, si sono ripensate proprio a partire dalla ridefinizione delle pratiche e dei modelli di trasporto pubblico sostenibile. “Per questo – continua Arioli – abbiamo pensato a pochi e chiari elementi caratterizzanti un progetto a elevato profilo infrastrutturale, ma soprattutto urbanistico”.

La proposta, già definita in tutti i suoi contenuti anche in termini di sostenibilità economica e nelle prospettive di sviluppo del tessuto urbano del territorio interessato, si concretizza in queste linee guida:

  • realizzazione di nove nuove fermate urbane sulle linee FFSS e FNM;
  • trasformazione dell’attuale tratto ferroviario Varese-Laveno Mombello in tramvia, con intensificazione dei convogli a 4/6 l’ora e con un numero di fermate incrementato rispetto a quello delle stazioni attuali;
  • spostamento della stazione Nord di Varese all’area dell’ex Macello Civico, con punto di connessione alle linee automobilistiche e alla tramvia per Laveno Mombello;
  • collegamento con funivia tra la nuova stazione di Varese Bellavista e il Campus Insubria da una parte e Capolago lago di Varese dall’altra.

“I riscontri dei migliori specialisti interpellati e del mondo accademico coinvolto nel nostro progetto, che illustreremo nei dettagli in un webinar il 27 giugno – conclude il portavoce del gruppo promotore –, ci parlano di ritorni positivi in termini di rigenerazione e aumento della compattezza urbana, efficientamento del servizio pubblico intermodale e miglioramento dell’accessibilità sostenibile ai servizi pubblici, tra cui l’Università. Il tutto si tradurrebbe in un incremento dell’attrattività locativa e turistica di Varese e il suo territorio”.

Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui