E’ una vittoria storica quella della Openjobmetis con la Dolomiti Energia Trento di ieri sera per 74-77 su un parquet che mai i biancorossi erano riusciti ad espugnare. I ragazzi di Bulleri forniscono una prestazione solida, concreta, fatta di energia, attenzione, intensità e riescono contemporaneamente a sfruttare i buchi lasciati dalle assenze di Trento (Williams e Maye) e a non soffrire delle solite defezioni biancorosse come De Vico e Ferrero, a cui va aggiunto un debilitato Jakovics.
Varese è brava a mantenere quel famoso ritmo gara, mantra della gestione del coach di Cecina e a ribattere colpo su colpo alle iniziative trentine, fino al momento in cui la difesa a zona delle aquile nere crolla sotto i colpi dell’MVP della serata, Toney Douglas. L’ala americana, punzecchiato più volte in queste settimane per lo scarso rendimento portato fin qui alla causa biancorossa, torna ad essere quello delle prime due giornate, o anche meglio, e fornisce una prova da vero campione quale è, mettendo a referto 28 punti con 7/13 dall’arco dei tre punti, prendendosi i tiri pesanti del match, caricandosi la squadra sulle spalle fino alla vittoria.

A questo si aggiunge che la Openjobmetis è brava a fornire una prova difensiva fatta di solidità, aggressività e ritmo per tutto il match, non lasciando spazio alle iniziative avversarie, riuscendo a non far entrare in ritmo un giocatore come Browne, limitando al massimo quella capacità letale di Trento di correre, come si era augurato Bulleri nella conferenza pre match. Una vittoria che ridà smalto, entusiasmo e punti pesantissimi ad una Varese che ora si ritrova al settimana posto in classifica, ricacciando nello sgabuzzino per ora, tutti i fantasmi delle settimane passate.

Spiccano le prestazioni del solito solidissimo ed ormai certezza Strautins, 15 pt e 6 rimbalzi, tanta sostanza. A soli 22 anni gioca come un veterano. Citare Scola pare superfluo, la leadership ed il peso tecnico di El general in campo sono un fattore determinante e lo dimostra ogni gara. A loro si affiancano il solito positivissimo De Nicolao e Morse che nei minuti in campo dà peso ed energia a rimbalzo, vera lacuna sulla Openjobmetis deve lavorare, per non concedere più quella grossa mole di secondi tiri agli avversari.
Ancora sotto tono Ruzzier, che arrivava da una settimana con un solo allenamento nelle gambe dopo la botta subita alla caviglia contro Roma, parte bene ma alla distanza si vede che la condizione non è delle migliori e perde smalto e lucidità nelle giocate. Con lui anche Jakovics a mezzo servizio causa un dolore all’anca che lo fa soffrire ormai da due settimane. Una vittoria ancora più importante vedendo le assenze e la qualità dell’avversario, che permetterà di lavorare in questa pausa con lo spirito migliore.

Ora la stop causa nazionali permetterà ai biancorossi di recuperare De Vico e capitan Ferrero, per prepararsi al meglio alla trasferta contro la capolista Milano al rientro, ma soprattutto per affrontare un tour di gare fino a Natale che possono lanciare Varese verso la conquista del primo obiettivo stagionale, la Coppa Italia, che solo fino a settimana scorsa sembrava un miraggio a cui l’aria freschissima di Trento ha dato contorni di realtà.

Alessandro Burin
(foto FB Aquila Basket Trento)

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