L’epidemia di covid-19 che ha colpito tutto il mondo sta presentando il conto nello sport e nel basket in particolare. La crisi economica, causata dalla sospensione anticipata dei campionati di pallacanestro, si sta abbattendo su molte società del panorama cestistico nostrano. Una crisi che, inevitabilmente, si rifà sulle scelte per il futuro delle società, alle quali sono chiesti sacrifici. Scelte difficili che spesso vanno in controtendenza con quelli che sono gli obiettivi sportivi, e così si creano crepe inevitabili tra lato sportivo ed economico. 

Ciò è successo a Sassari e a Gianmarco Pozzecco, che si separano dopo anni di soddisfazioni e successi. Un addio inaspettato, condizionato dalle perdite della società sarda sul mercato, che sta ridimensionando la sua dimensione, arrivata a giocarsi stabilmente i primi posti della classifica da quando il POZ si insediò sulla panchina sarda. 
Come riporta la Gazzetta dello Sport, alla base di questo divorzio, ci sarebbero la perdita di Evans e la rinuncia a Pusica, due giocatori per Pozzecco indispensabili. Non le uniche cause, chiaramente, ma le due gocce che han fatto traboccare il vaso, un vaso che da qualche tempo scricchiolava come ben espresso nelle parole del presidente Sardara: “In questi giorni stiamo valutando se i presupposti che ci siamo dati a febbraio 2019 sono ancora tutti validi per poter proseguire il nostro rapporto professionale, consolidato da una vera amicizia personale che ci lega”. 

Un addio che ora lascia il Poz sul mercato, in attesa di nuove sfide ambiziose e che chissà se in futuro potranno riportarlo a sedere sulla panchina della città di cui è cittadino onorario, Varese, sulla quale ora è seduto stabilmente e con merito coach Attilio Caja. 

Alessandro Burin 

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