Potrebbe essere arrivato il tanto agognato momento della svolta per quanto riguarda la questione blocco delle retrocessioni. Il Consiglio Federale previsto per domani, che porta come ordine del giorno “Comunicazione del Presidente”, potrebbe finalmente essere quello decisivo per dissipare i tanti dubbi e le incertezze che in questi mesi si sono sviluppati intorno al campionato di LBA.

Il riacutizzarsi della problematica covid-19 che sta colpendo la Dinamo Sassari e Cantù e crea paura e disagio anche nelle altre compagini, con il problema di un’eventuale riorganizzazione del calendario per il recupero delle gare perse ha fatto capire ai massimi vertici federali e di Lega che non c’è più tempo da perdere.
Così l’appello che è stato mantra del dirigente varesino Toto Bulgheroni che per mesi ha evidenziato con grande oggettività l’impossibilità di considerare l’attuale campionato regolare, ma bisognoso di una scelta straordinaria come il blocco delle retrocessioni, rispecchiando la straordinarietà della situazione attuale, è stato tacciato da molti tifosi come opportunista, vista la situazione di classifica difficile di Varese, ma ora è diventato quanto mai di attualità e pronto a realizzarsi.

Non dovrebbe essere un blocco vero e proprio, con l’ultima in classifica che sarebbe lo stesso costretta a retrocedere, ma con la possibilità di riscriversi al prossimo campionato di A1 pagando una quota pari alla metà di quanto dovrebbero pagare le squadre che verranno promosse dalla Serie A2, ovvero 125.000 euro, cifra che gira da giorni su tanti siti e giornali.
Proprio qui sta il nodo della questione, il prossima campionato LBA dovrebbe infatti prevedere lo stesso le due squadre promosse dalla lega minore più l’ultima della classifica finale che verrà “ripescata”, per un campionato che dovrebbe passare così dalle attuali 15 squadre a 18.

Il discorso pare ormai ben definito ma per ora non dovrebbe ancora comprendere tutta l’organizzazione del nuovo sistema basket basata sulle licenze, per un quadro normativo complesso che rivoluzionerebbe certo il sistema pallacanestro evitando le situazioni verificatesi quest’anno con la Virtus Roma. Questo progetto potrebbe dare alle società la possibilità di attrezzarsi in maniera conforme a quelle che saranno le nuove indicazioni del regolamento, programmando e avendo ben chiaro la propria conformazione societaria, di strutture ed economica.

La calma e la tranquillità che si respira in molte società, soprattutto quelle più invischiate nella lotta retrocessione, riguardo il futuro, fa capire che la scelta di questo blocco delle retrocessioni mascherato sia ormai cosa fatta e decisa, anche se certo rimane l’amarezza ed anche il disappunto per una stagione che, nel caso venisse confermata questa scelta, si sarebbe potuta gestire in maniera differente, dando a molti club la possibilità di non svenarsi economicamente per mantenere la categoria in un’annata economicamente drammatica e lasciando respiro e spazio anche a giovani emergenti che avrebbero potuto ben giovare di tutta questa situazione, con l’opportunità di mettersi in luce approfittando di una straordinarietà stagionale che, ci auguriamo tutti, non si ripeta più.

Alessandro Burin 

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