E’ stata una bellissima giornata di sport, di amicizia e di pallacanestro, quella di ieri al Pala Esse Solar di Gallarate. Una giornata, iniziata nella prima mattina e conclusasi nel tardo pomeriggio durante la quale si sono sfidate le squadre Under 13 di BasketBall Gallarate, Varese Academy, Urania Milano e Bluorobica Bergamo, nel prosieguo del torneo “Torniamo a Giocare”, inaugurato settimana scorsa a Milano, in casa dell’Urania, con la categoria Under 14.
Un bellissimo modo per ridare vita a questo sport e la possibilità di giocare ai ragazzi che, durante l’anno, hanno vissuto una realtà sportiva davvero complicata a causa della pandemia che ha bloccato e modificato moltissime attività. Ora il peggio sembra passato ed il torneo di ieri ne è una dimostrazione importantissima, visto non solo il clima assolutamente amichevole presente in palestra, ma anche la qualità delle squadre in campo.

Ha aperto la giornata la sfida tra i padroni di casa di Gallarate e Varese Academy, che, dopo due quarti da 15 minuti l’uno, si è conclusa con il risultato di 39-69 per la squadra del settore giovanile varesino, capace alla distanza di prendere il largo dopo una prima parte di gara giocata quasi alla pari da Gallarate.
Nella seconda partita, Bergamo mette subito le cose in chiaro contro Urania Milano, dando dimostrazione di una forza e di una fisicità, soprattutto, che a questa età fanno la differenza, concludendo virtualmente la sfida già dopo i primi 15 minuti e sublimando la vittoria al termine con un emblematico 74-36 finale.
La sfida tra Varese Academy e Urania Milano è stata invece molto più equilibrata e con un punteggio più basso, dovuto anche alla fatica delle gare precedenti, con la vittoria dei varesini per 46-30, mentre la partita tra Bergamo e Gallarate è stata la messa in scena di un’altra grandissima dimostrazione di forza della Bluorobica, che ha vinto nettamente per 68-38.

Così, nella gara valevole per il terzo e quarto posto, i ragazzi del BBG hanno cercato fortuna contro Urania Milano, invano, però, in una sfida molto equilibrata che ha visto trionfare i milanesi per 43-56. Nella finalissima tra Bergamo e Varese, sono stati i biancorossi a vincere per 68-63, nell’incontro sicuramente con il tasso tecnico e fisico più alto del torneo.

Una manifestazione che però va molto ben al di là di quelli che possono essere i risultati, in un percorso di crescita e soprattutto di ritorno alla normalità importantissimo e fondamentale per tutti i ragazzi, come dice l’allenatore di Varese Academy, Enrico Rocco: ”La stagione è stata molto particolare, perché mancavano innanzitutto le partite e non potevamo allenarci con continuità. La nostra società è stata molto attenta e ogni volta che un ragazzo è risultato positivo ci ha fermato tutti, ogni volta che questa positività veniva riscontrata nella classe del ragazzo ci ha bloccato, sottoponendoci poi a quelle che erano le misure indicate dai protocolli sanitari per la ripresa. Per questo ringrazio la società per questa attenzione. Allo stesso tempo, siamo stati attenti tutti, preparatori fisici, staff medico ed allenatori a non creare danni ai ragazzi dal punto di vista fisico, seguendoli anche nel periodo di lockdown. Facevamo tre allenamenti settimanali a livello fisico, per avere e mantenere una certa qualità in termini di coordinazione ad esempio. I ragazzi sono stati bravi perché hanno cercato di mantenere alta la tensione. Giocare oggi in un torneo significa tornare un po’ alla normalità e alla vita. Noi avevamo iniziato a fare qualche amichevole, però l’idea di passare una giornata di pallacanestro all’insegna dello stare insieme, un valore per i ragazzi davvero importante, credo sia un primo importante passo verso il ritorno alla normalità”.

Dello stesso avviso è anche coach Giulio Besio, responsabile di tutto il settore giovanile gallaratese. Non solo esprime la felicità per questa iniziativa, ma ricalca anche i passi in avanti fatti in termini progettuali nonostante le grandissime difficoltà del periodo passato: ”Finalmente torniamo a giocare perché per i ragazzi è una cosa importantissima, dopo tanti mesi di inattività o attività parziale. C’è grande entusiasmo da parte di tutti, anche se noi, come Gallarate, siamo riusciti ad attivare la partecipazione dei campionati Uisp, anche se non sono di grande livello. Siamo ambiziosi, abbiamo voglia di crescere, stiamo partendo adesso e per cui ben vengano queste esperienze nell’Uisp. Questa iniziativa di torneo, iniziata settimana scorsa con l’Under 14, secondo me è importantissima sotto l’aspetto dell’esperienza, del capire i livelli che ci sono, quali ambizioni avere, che livello raggiungere con il lavoro. Ora continuiamo con l’Under 13, con società che fanno un discorso molto serio a livello di settore giovanile, con bellissime realtà strutturate, con una fisicità importante a livello Under 13, contro cui si fa una fatica pazzesca a giocare, ma con partite che servono molto a livello di esperienza e di consapevolezza, al di là del punteggio finale. Noi alle nostre squadre diciamo di non guardare il punteggio perché è importante guardare alla crescita, a capire su cosa andare a lavorare per diventare più bravo e più forte”.

Un periodo, quello di pandemia che ha inciso molto sui ragazzi soprattutto per quanto concerne il livello di attenzione che riescono a mettere in campo, come coach Besio racconta: ”Come staff noi abbiamo notato che questa inattività ha portato a della situazioni di deficit non tanto tecnico, che poi recuperi giocando, quanto d’attenzione e concentrazione. Abbiamo trovato ragazzi con delle lacune terrificanti, incapaci all’attenzione e questo vuol dire tantissimo. Vedere giocatori portati alla disattenzione, con l’allenatore che parla e loro che guardano da un’altra parte. Quindi un primo importante lavoro è stato fatto su questo aspetto, poi dal punto di vista tecnico, piano piano stanno ritrovando l’abitudine all’atteggiamento corretto e positivo dello stare in palestra”.

Alessandro Burin

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