Parte a gonfie vele la stagione della AB Oil & Gas Service Basket Busto Arsizio che, alle 18 di ieri, ha inaugurato la propria annata con il primo allenamento al Paladrago.
Sarà un campionato pieno di incognite, visto l’alto livello di quasi tutte le formazioni, con un mercato tanto strano quanto qualitativamente elevato che ha alzato, e non di poco, il livello della categoria. Una situazione che non può fare altro che accendere gli entusiasmi in una piazza che da sempre vive di pallacanestro e che senza mezzi termini è stata la prima a dichiarare il difficilissimo obiettivo promozione per l’alto numero di squadre attrezzate in campo, ancor prima di iniziare la stagione.

L’obiettivo però scalda il cuore dei tifosi bustocchi e carica di responsabilità la squadra che, sotto uno degli ultimi soli agostani, ha iniziato a sudare sul parquet della palestra di via Samarate con tanto lavoro atletico ed aerobico per mettere fiato nei polmoni e muscoli nelle gambe, in vista dell’inverno e della primavera, dove tra regular season e Coppa Lombardia gli impegni saranno molteplici.

Proprio il neo allenatore di Busto, coach Alberto Mazzetti, si dice carico, entusiasta e curioso di scoprire una categoria che sta alzando sempre di più l’asticella, grazie ad investimenti e tanta passione, con la consapevolezza di avere tra le mani un buon gruppo da amalgamare nel minor tempo possibile, per configurarsi subito come una della formazioni di punta del torneo.

All’inizio della stagione, quali sono le emozioni di questo primo giorno che per Busto significa tornare a giocare dopo un anno di stop causa covid-19?
“Sicuramente dobbiamo ripartire dalla voglia da parte di tutti di rimettersi in campo dopo che la società la scorsa stagione ha deciso di non partecipare al campionato a causa del virus. Si riparte con un progetto importante con scelte, a partire dalla mia ed arrivando ai giocatori, arrivare per alzare il livello rispetto alle ultime annate, aprire un progetto e provare ad intraprendere un percorso magari un po più lungo come spazio temporale ma volto ai risultati, che sono la prima cosa che conta”.

Tante squadre hanno fatto mercati importanti. Come vede Busto alla griglia di partenza e che campionato si aspetta?
“E’ vero che molte società hanno fatto dei mercati importanti. Ci saranno tre giorni da 10 squadre e solo due promozioni e quindi il livello di competizione sarà molto alto. Squadre della zona si sono rinforzate come Gallarate, Gazzada, la stessa Saronno che ha tenuto lo zoccolo duro dello scorso anno e ha rimpiazzato due giocatori partenti al meglio. Ad esse si aggiungono le squadre cremasche, quelle bresciane, insomma c’è tanta competizione di alto livello e noi dovremo mostrarci all’altezza. Sappiamo che rispetto ad altre realtà partiremo un po’ in svantaggio a livello di amalgama perché questo è un dato di fatto: la squadra è praticamente tutta nuova, io sono appena arrivato, il direttore sportivo è nuovo, lo staff tecnico, il preparatore ed il fisioterapista sono nuovi. Dovremo essere bravi ad amalgamarci tutti senza snaturarci, perché per tutto c’è una giusta strada ed un giusto tempo. Noi lo sappiamo, la società lo sa, lavoreremo per conoscerci tutti al meglio il prima possibile, consci che ci sono anche gli altri che faranno la loro strada ovviamente”.

La Busto di quest’anno è un mix tra gioventù ed esperienza importante. Come si trova la formula giusta per questa unione? Che Busto le piacerebbe vedere in campo?
“Di solito quando gli allenatori dicono “mi piacerebbe vedere una squadra che corre e segna cento punti”, di solito finisce che ne fanno 60 e viceversa, quando si dice che si vorrebbe una squadra che difende si prendono le imbarcate, quindi diciamo che io non dico niente. Per me è il primo anno che faccio C Gold  e devo calarmi nei panni e nella realtà del campionato. Alcuni nostri giocatori arrivano da categorie superiori come ad esempio Albique, Romanò, Kulevicius che ha fatto 4 mesi in CGold ma veniva da esperienze di A1 e A2 in Lituania, Gentili e Ben Salem hanno giocato in A2 a Palermo, quindi dovremo essere bravi a far sì che il loro peso si veda in campo e non è una cosa scontata. Quello che ci può aiutare è il fatto che il livello si è alzato, il campionato appare sempre più simile ad una Serie B, poi su come giocheremo o cosa faremo posso dire che proveremo a vincere le partite perché perdere non piace a nessuno. Ci sono 30 squadre, ne salgono solo due, dovremo essere bravi a partire bene ed esserci quando conterà”.

Come Mazzetti anche il ds della società Alberto Grassi è una new entry, carico e certo che la squadra costruita possa fare bene, senza nascondere l’obiettivo promozione, che a Busto non è un tabù.
Qual è il quadro della situazione generale e della campagna acquisti della sua Busto?
“Sicuramente arrivato alla fine del mercato posso dire di essere più che soddisfatto perché, a parte un paio di obiettivi che ci eravamo posti e non siamo riusciti a portare a casa, il resto della squadra è ciò che volevamo. La campagna acquisti è partita da una cosa fondamentale, ovvero rifare in toto la squadra per input dirigenziale. Quest’anno sono cambiate un po’ le cose, il secondo sponsor è diventato quello principale e ci ha fatto richieste particolari. Siamo arrivati un po’ lunghi con la costruzione della squadra perché abbiamo voluto fortemente coach Mazzetti che, essendo un allenatore professionista aveva anche altre offerte importanti da categorie superiori, e lo abbiamo voluto aspettare. Una volta avuto il suo sì, siamo partiti dalla pietra basilare che è Daniele Benzoni, a cui attorno abbiamo costruito il gruppo. Abbiamo scelto volutamente una linea di giocatori giovani ma con esperienza. Abbiamo avuto la fortuna e la bravura di portare qui Sarunas Kulevicius, che è un giocatore che, pur essendo arrivato a febbraio in Italia, ha dimostrato di essere dimostrato di categoria superiore e penso e credo che sarà uno dei veri colpi del mercato in generale. Gli esterni sono giovani, ma con una certa esperienza, sposando in gran linea le richieste dell’allenatore. Il mercato in generale è stato strano perché giocando fino a metà luglio in pratica è stato bloccato su alcuni giocatori, più attivo su altri, però sicuramente è stato un mercato di altissimo livello, considerando poi la miccia che abbiamo acceso come Busto Arsizio, dichiarando di volere la promozione. Dopo di chè alcune realtà ci sono venute dietro come Gallarate, Saronno ha confermato buona parte dell’ottimo gruppo che lo scorso anno ha vinto il campionato, lo stesso Gazzada che con gli arrivi di Vai, Gerli e Foti è un’ottima squadra. Sarà e spero che sia una bella stagione, soprattutto mi auguro che gli spettatori possano essere sugli spalti a godersi un campionato molto più simile ad una Serie B che ad una C Gold”.

Alessandro Burin

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