“Sono coach Enrico Senesi. Mi manda Andrea. Andrea Manetta”.
Non che Enrico, neo coach della Pallacanestro Verbano Luino, uno che alle spalle ha una lunga e più che discreta carriera da giocatore nelle minors e, già adesso, un buon percorso da allenatore, avesse bisogno di un “nume tutelare” del calibro di coach Manetta (oggi vice di coach Donati alla Robur) ma, insomma, poter sventolare solide credenziali fa comunque piacere.

“La ‘sponsorizzazione’ di coach Manetta – dice Senesi -, ha rappresentato un elemento più che gratificante e, da parte mia, aggiungo che l’anno trascorso al fianco di Andrea è stato sicuramente utilissimo e formativo. Per queste ragioni, quando il g.m. Matteo Minetti mi ha proposto di assumere la guida tecnica del gruppo non ho avuto esitazioni nell’accettare l’incarico. Del resto a Luino non manca nulla: c’è un’eccellente organizzazione, idee chiare, progetti concreti, la giusta ambizione e, soprattutto, ci sono voglia di fare bene e continuare sulla strada di un costante miglioramento”.

Come sarà la Luino “targata Senesi”?
“Sarà assolutamente fedele alla linea tecnica già tracciata da coach Manetta. Quindi, la squadra lavorerà forte in palestra per produrre un gioco brillante, fatto a tutta velocità, ricerca continua delle soluzioni in contropiede e transizione, con un alto numero di possessi e di tiri e, ulteriore speranza, un gioco che sia in grado di divertire i miei giocatori e i nostri tifosi. Una pallacanestro che, sottolineo, è anche quella più adatta alle nostre caratteristiche fisico-atletiche e alle qualità tecniche in possesso dei miei ragazzi. Per questa ragione abbiamo cercato di confermare in toto l’organico visto nella stagione 2021-2022 pertanto, aspetto davvero positivo, saranno ancora con noi Palazzi, Gubitta, Moalli, Vescovi, Del Bosco, Pehar, Bertani, Ciotti e Saredi. A questo nucleo più che consolidato aggiungiamo Fabio Nagero, play-guardia classe 2002 in uscita da Pallacanestro Varese e per completare al meglio il roster attendiamo una risposta da Andrea Gardini, giocatore che in categoria, e nella nostra squadra, ha certamente un peso rilevante”.

Obiettivi dichiarati?
“I traguardi strettamente numerici – argomenta Enrico -, non saranno meno importanti, anzi, tutt’altro, degli obiettivi tecnici individuali. Così, parlando di classifica, puntiamo con decisione a ripetere la stagione scorsa che ci ha visti sempre protagonisti ai vertici sia in regular season, sia nei playoff. Però, come dicevo, al ‘capitolo crescita’ ci aspettiamo molto anche da alcuni giocatori, primo fra tutto Bertani. Il prossimo campionato per Alessio dovrà essere quello della sua esplosione definitiva oppure, spiegata la questione in altri termini, l’anno in cui ci piacerebbe vedere Bertani interprete di un rendimento ricco di continuità ed efficacia consapevoli, noi e lui, che ha tutte le qualità per riuscirci. In quest’ottica nutriamo grande aspettative anche su Samuele Del Bosco che, dopo essere stato di gran lunga la sorpresa della stagione 2020-2021, adesso è chiamato ad un compito più complicato: confermarsi e, se possibile, spingersi ancora più su. Ma anche “Sem” ha le carte in regola per portare a termine la missione”.

Infine, a bocce ferme, che idea ti sei fatto a proposito della stagione che va ad iniziare?
“Non ho ancora studiato in maniera approfondita le qualità degli avversari, ma ad una prima occhiata posso dire che Marnate mi sembra ancora la più solida e attrezzata, ma poco sotto ai marnatesi collocherei Venegono che ha messo a segno importanti colpi di mercato. Poi, nel gran calderone delle potenziali inseguitrici infilo tutte le altre squadre che, più o meno, hanno valori sovrapponibili e, in questo momento, difficili da decifrare”.

Massimo Turconi

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