Dopo l’approdo in Serie C silver e una prima stagione nella nuova categoria che l’ha vista subito protagonista raggiungendo i playoff, in casa Wiz Basket Legnano 91 è tempo di aprire un nuovo ciclo per tentare di salire ancora più in alto. A guidare la squadra verso nuovi traguardi sarà Roberto Beneggi, allenatore giovane ma che ha già dimostrato di essere tra i top della categoria nelle cinque stagioni trascorse sulla panchina dell’Osal Novate. Anni in cui ha portato i biancoverdi prima a vincere il campionato di Serie D, poi a sfiorare la C Gold fermandosi per due volte in finale playoff. I legnanesi hanno già inserito nel roster Luca Battilana, che la scorsa stagione ha giocato proprio a Novate agli ordini di coach Beneggi, e sperano di riabbracciare Andrea Rinke, che ha saltato l’ultimo campionato per motivi lavorativi.

Cosa ti ha spinto a decidere di cambiare panchina e accettare la corte di Wiz Basket Legnano 91?
“Sentivo che era arrivato il momento di cercare altri stimoli. La cosa bella è ripartire in un ambiente totalmente nuovo, provando a portare le mie idee e cercando di integrarmi in una realtà diversa da quella di Novate. Io ho sempre allenato geograficamente vicino a Milano. Spostarmi verso la provincia di Varese, in un’area dove si respira tanta pallacanestro, mi fa molto piacere. Al momento il progetto è in fase embrionale: stiamo costruendo la squadra e devo ancora conoscere bene i giocatori”.

A Novate hai proposto una pallacanestro improntata a difesa forte e tanta corsa. Porterai queste idee anche a Legnano?
“Si, è una possibilità. Chiaramente il tipo di gioco che proporremo è strettamente legato alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Questo è successo anche all’Osal, dove si è evoluto nel corso delle stagioni per consentire ai ragazzi di rendere al meglio delle loro possibilità. Al di là di quelle che sono le mie idee, mi piace andare incontro a chi poi deve stare in campo, per fare in modo che possa sentirsi a proprio agio sul parquet. Come filosofia, certamente mi piace avere una squadra dinamica”.

Questa è stata una stagione molto particolare. Pensi che si riuscirà a tornare subito alla normalità?
“Sicuramente chi è stato fermo avrà bisogno di un periodo di ripresa, perché un anno e mezzo di stop è molto lungo. Sono curioso di vedere come si muoveranno le squadre in questo momento di offseason, perché quelle che hanno giocato si sono rinforzate con le occasioni di mercato. Tornando tutte a giocare sarà interessante vedere che movimenti ci saranno”.

Quale obiettivo vi siete posti per il prossimo campionato?
“Noi vogliamo far partire un progetto, possibilmente pluriennale, che abbia lo scopo di arrivare nel medio periodo ai massimi livelli. L’ambizione non è quella di vincere tutto e subito, ma costruire per diventare una realtà di spicco. Già quest’anno Legnano, alla prima esperienza nella categoria, ha ottenuto un buon risultato. Chiaramente se i risultati arriveranno subito tanto di guadagnato, ma l’importante sarà costruire delle basi per un progetto in grado di restare in piedi da solo. Nei prossimi anni la gente dovrà voler venire in Wiz perché consapevole che qui ci sono un gruppo vincente e un ambiente stimolante dove si sta bene in palestra. Sulla base di questo poi c’è l’aspetto sportivo, dove contiamo di fare un passo in avanti nel medio periodo”.

La forza della tua Novate è stata specialmente il gruppo che sei riuscito a creare. Immagino che sarà una delle prime cose su cui lavorerai.
“Assolutamente si, è il punto di partenza di tutto: senza lo spogliatoio non si vince niente. So che ci vorrà del tempo però la volontà è quella di creare un gruppo che sappia lavorare insieme per un obiettivo. Non vorrei fare mercato ogni estate cambiando cinque o sei giocatori, non è questo quello che cerco. Se lo faremo sarà perché qualcosa non è andato esattamente come avrebbe dovuto”.

Con l’Osal hai vinto un campionato e raggiunto due finali playoff. Se ti guardi indietro, hai qualche rimpianto?
“Io sono sicuro che la squadra dell’ultimo anno poteva ambire a ben altri traguardi. Ne sono certo ed è stato l’unico motivo che fino all’ultimo mi ha fatto vacillare sul cambiare squadra. Sono convinto che sia la squadra più forte che ho allenato e che, in una stagione normale, avrebbe vinto il campionato. Nessuno mi toglierà questa certezza”.

Alex Scotti

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