Alla prima esperienza in Serie D, il Città di Varese ha voluto essere protagonista su più fronti e il presidente Stefano Amirante non ha avuto dubbi nel dare il via libera al progetto eSport.

Progetto che è nato sotto la guida attenta di Sabatino Guarino (nella foto in alto insieme al ds Gianni Califano) autentico veterano, nonostante la giovane età, di questo sport che ha strutturato una squadra solida, giovane, esperta e, soprattutto, forte. Il cammino dei biancorossi virtuali nell’eSerieD organizzata dalla LND si è concluso con uno straordinario secondo posto (anche se brucia ancora la sconfitta in finale a Gallipoli contro il Trastevere) e, attualmente, l’esordio in Coppa Italia sta andando alla grande con due vittorie su due.

Con la riapertura degli stadi al pubblico, dunque, Amirante ha ritenuto giusto invitare capitan Guarino e altri ragazzi eSport al “Franco Ossola” per Città di Varese-Bra: un’occasione per premiarli gratificando il loro impegno, ma soprattutto un modo per conoscersi finalmente di persona.

Ho fortemente voluto gli eSport alla prima stagione in Serie Dspiega con entusiasmo Amiranteperché è una disciplina su cui credo molto. Chiaramente ci sono state parecchie difficoltà, ma sono contento di aver affidato la squadra a Guarino: avevo fatto un colloquio a lui e a un altro paio di candidati, ma alla fine l’ho scelto per sensazione e devo dire che sono stato ripagato alla grande”.

Da dove nasce la volontà di lanciare il nome Città di Varese negli eSport? Dalla mia passione per i videogiochi – spiega Amirante – perché durante l’Università ho avuto modo di lavorare in quest’ambito e ci sono rimasto affezionato. Inoltre io vedo una prospettiva in questo campo: dove non c’è ancora nessuno c’è la possibilità d guadagnarsi uno spazio importante e noi abbiamo risposto presende. Avrei voluto già aprire il discorso eSport dalla Terza Categoria ma non era stato ovviamente possibile; con la LND che organizza un campionato è stato molto più semplice. Tra l’altro la modalità 11vs11 mi piace davvero molto e la trovo appassionante: riprende da vicino il calcio reale e, stando nel gruppo WhatsApp dei ragazzi, ho visto da vicino la pressione nel giocare, l’attenzione nel fare i cambi e la passione del calcio”.

Il cammino del Varese virtuale in campionato, dicevamo, ha rappresentato un impressionante scalata verso l’alto conclusasi bruscamente in finale. La sconfitta, arrivata ai supplementari, ha lasciato chiaramente l’amaro in bocca, ma anche una punta di orgoglio perché i biancorossi sono stati l’unica squadra nella tre giorni di Final Eight a non perdere mai nei 90 minuti. “Sarei stato ancor più contento di vincere la finale – continua Amirante – sia per noi sia soprattutto per loro. In ogni caso sono soddisfatto del loro cammino anche perché Guarino ha capito la mia idea di Città di Varese e l’ha trasposta nella sua squadra. Anche per questo non vedo l’ora di incontrare lui e gli altri ragazzi che verranno qui domenica: credo che ringraziarli davanti al pubblico di Varese sia ciò che si meritano per quanto hanno fatto”.

Dall’altra parte, un emozionato Sabatino Guarino si appresta a guidare la delegazione (ristretta) composta da Manuel Amura, Tudor Vasiliu, Andrea Babbi e Gabriele Furuli che domenica sarà presente al “Franco Ossola”. “Sarà una bella esperienza venire a Varese – commenta il capitano biancorosso – perché finalmente potrò conoscere da vicino il Presidente e tutta la dirigenza. Ma soprattutto sarà emozionante incontrare i tifosi e vivere una bella giornata di calcio. Peccato che, tra lavoro e distanza, solo pochissimi di noi riusciranno a venire”.

Matteo Carraro

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