Doveva essere la partita del riscatto ed invece è stata quella, forse, della pietra tombale sul discorso scudetto. La Virtus Segafredo Bologna vince anche gara 3 delle Finali Scudetto sul proprio parquet casalingo contro l’Armani Exchange Milano per 76-58 e vede avvicinarsi sempre di più il tricolore dopo esattamente 20 anni.

Messina approccia a questa gara 3 in ossequio a quanto detto dopo la partita di lunedì, operando un doppio cambio a livello di roster, lasciando fuori dai convocati LeDay e l’infortunato Delaney e sostituendoli con Micov e Tarczewski, alla ricerca di una maggiore fisicità per combattere quello strapotere bianconero sotto questo punto di vista che sta pesando molto nella serie.
L’inizio sembra dare risposte positive a Messina, in una partita che vive di polveri bagnate con le due squadre che non riescono a smuovere il risultato dallo 0-0 per i primi due minuti e mezzo, ed il 17-16 di fine primo quarto è frutto di qualche scorribanda nel più totale equilibrio del quarto.

Dopo un primo periodo decisamente sotto ritmo, il livello della partita si alza e nel secondo quarto le V nere decidono di dare una spallata importantissima al match con un parziale di 11-0 che lancia i bolognesi sul 28-16.
Milano però non ci sta a fare la vittima sacrificale di serata e grazie a Punter ed Hines, rientra in partita e con un parziale complessivo di 2-15, passa in vantaggio sul 30-31 che sembra poter ribaltare le sorti della gara. Bologna però in questa serie sta dimostrando tutto il potenziale in stagione spesso inespresso e così Weems decide di caricarsi i suoi sulle spalle e riportarli in avanti con un mini controparziale di 5-0 che lancia la Virtus in vantaggio alla sirena di metà partita sul 37-34 finale.

Nel terzo quarto entrano in partita in maniera decisa i terribili cervelli della squadra di Djordjevic, Teodosic e Markovic che, in premiata ditta con Weems, creano un parziale di 10-0 che rilancia Bologna. Milano ha il sussulto del leone che si trova sull’orlo del baratro e riesce a tornare in partita guidata da quel Gigi Datome che sta palesando forse più di tanti suoi compagni molta stanchezza in queste finali, ma che porta i meneghini fino ad impattare sul 52-52 di fine quarto.
L’ultimo periodo, che si apre con la prospettiva di una bellissima sfida punto a punto, non è altro che uno show – time di marca bianconera, con la Virtus che conduce un quarto perfetto chiuso con un parziale complessivo di 24-6 che è un macigno nell’economia di queste finali scudetto.
Milano crolla sotto i colpi di Weems, MVP della partita con 23 punti e 10 rimbalzi e complessivamente, contro la solidità e fisicità difensiva di una Bologna nettamente più in forma ed in ritmo sia a livello psicologico che soprattutto fisico ed a cui, sulle ali dell’entusiasmo, manca solo un ultimo piccolo grande passo verso la gloria.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – AX ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO 76-58 (17-16; 37-34; 52-52; 76-58)
Virtus Segafredo Bologna: Belinelli 7, Pajola 10, Alibegovic 5, Markovic 4, Ricci 3, Adams ne, Hunter 4, Weems 23, Nikolic 0, Teodosic 12, Gamble 2, Abass 6. Allenatore: A. Djordjevic
AX Armani Exchange Milano: Punter 11, Micov 8, Moraschini 0, Rodriguez 4, Tarczewski 0, Biligha 0, Cinciarini ne, Shields 14, Brooks 3, Hines 4, Datome 14, Wojciechowski 0. Allenatore: E.Messina

CALENDARIO
Gara 4: Venerdì 11/06, ore 19:00 Segafredo Bologna – Armani Exchange;
Eventuale Gara 5: Domenica 13/06, ore 20:45 Armani Exchange – Segafredo Bologna;
Eventuale Gara 6: Martedì 15/06, ore 20:45 Segafredo Bologna – Armani Exchange;
Eventuale Gara 7: Giovedì 17/06, ore 20:45 Armani Exchange – Segafredo Bologna

Alessandro Burin
(foto FB Virtus Segafredo Bologna)

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