Il derby di ieri sera tra AB Busto Arsizio e BasketBall Gallaratese è stato epico per le emozioni che ha saputo regalare nel corso di tutti i 40′. Era la partita più attesa della giornata e non ha tradito le attese. Gallarate arrivava al match nel pieno dell’emergenza e Busto era pronta a vendicare la sconfitta dell’andata in un PalaDrago gremito e pronto a spingere i suoi alla vittoria. I ragazzi di coach Gambaro la vincono mettendo molto più cuore di quanto, probabilmente, pensavano di averne, mentre a Busto non basta affidarsi alle proprie eccelse qualità tecniche ed alla profondità di roster.

Dopo l’equilibrio dei primi due quarti, nella ripresa si scatena l’inferno. Gallarate vola a +20 e Busto ha la capacità di rientrare con un altro parziale enorme fino a -1. In incontri del genere però sono le piccole cose, i dettagli, a fare la differenza. Gallarate ha il merito di non uscire mai mentalmente dalla sfida, anche nel momento peggiore della propria gara, mentre Busto, durante il parziale dei galletti, perde la testa, disunendosi e finendo per farsi del male da sola.

Troppo il nervosismo di Beretta nell’occasione dell’espulsione, giusta, causa la brutta reazione avuta su Croci, così come il quello del totem Kulevicius, che gioca una partita mostruosa ma che invece che condurre il suoi dall’alto della sua esperienza, finisce anch’esso per perdere la trebisonda. Una tensione eccessiva, dunque, caricata da un ambiente a dir poco infuocato. Busto ha giocato bene, ma nei minuti finali, come sottolinea coach Mazzetti a fine partita, ha perso il derby.
Gallarate invece non può che essere soddisfatta della solidità di squadra trovata anche in un momento così complicato. Ad inizio stagione coach Gambaro ha ripetuto spesso questo termine e oggi la BBG è squadra coesa, solida, quadrata e probabilmente, più matura, di una Busto qualitativamente superiore nei singoli superiore, ma indietro per quanto concerne la tenuta mentale.

Proprio questo punto rende orgoglioso il presidente gallaratese Valentino, che ci tiene a commentare così la seconda vittoria stagionale in due derby giocati: “Sono orgoglioso della prova che i ragazzi hanno messo sul campo. Nonostante le difficoltà, abbiamo avuto la forza di condurre una partita davvero gigantesca. Dobbiamo cercare di limitare questi cali che ci colpiscono durante il match, ma viste le condizioni in cui arrivavamo, questa volta va benissimo così. Dopo una settimana di tensioni finalmente il campo ha parlato, dando poi il suo giudizio insindacabile, ovvero che noi oggi siamo più forti di Busto. Ringrazio le tante società del territorio che mi hanno mandato i loro complimenti e congratulazioni, a dimostrazione della bontà di quanto stiamo facendo, in campo e fuori. Mi è dispiaciuto non andare al PalaDrago ieri sera, nonostante gli inviti da parte dell’amico Alessandro Bonicalzi, che ringrazio vivamente. Una persona eccellente che ci ha fatto entrare anche gratuitamente, rispettando la lista inviataci prima della gara. Ho fatto questa scelta per evitare situazioni sgradevoli che si sarebbero potute venire a verificare sugli spalti, così com’è stato in campo”.
Poi aggiunge: “Il fallo di Beretta su Croci è qualcosa di davvero inaccettabile, così come le reazioni di Kulevicius e Ben Salem in altre due occasioni. Purtroppo Busto ha vissuto e caricato questa partita in una maniera molto eccessiva e questo si è visto in campo. In settimana mi son sentito prendere in giro anche da loro dirigenti, in situazioni palesemente chiare dichiarate alla stampa. Un qualcosa di imbarazzante. Da oggi però torniamo in palestra ad allenarci pensando alla prossima partita, con la consapevolezza di essere squadra vera, ancor di più nelle difficoltà, contro tutto e tutti, perché siamo un gruppo con un cuore enorme e questo non lo puoi comprare”.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui