Con solo una giornata al termine del girone d’andata (oltre al recupero del derby contro la Caronnese), è tempo di bilanci per il Città di Varese e non può mancare il consueto appuntamento con il pagellone di fine anno.

Situazione radicalmente opposto rispetto a 365 giorni fa: allora parlavamo di un Varese allo sbando (dal punto di vista dei risultati ovviamente), reduce da un battesimo di fuoco in una categoria nuova con tutte le complicanze legate al Covid. Questa volta, invece, le note sono decisamente più liete e il Varese saluta il 2021 per abbracciare il 2022 con entusiasmo visto il terzo posto nel Girone A di Serie D. Il Chieri è lì ad un passo, mentre il Novara sembra irraggiungibile, ma i biancorossi guidati da Ezio Rossi si sono dimostrati una squadra solida e compatta; i presupposti per un nuovo anno da protagonisti ci sono tutti.

Analizziamo dunque questa prima parte di stagione e concludiamo il nostro pagellone valutando il lavoro svolto dalla staff tecnico capeggiato da Ezio Rossi e dalla società. I miglioramenti rispetto allo scorso anno sono sotto gli occhi di tutti e il Città di Varese si sta strutturando sempre più per compiere il passo decisivo e presentarsi al mondo del professionismo. Ecco i voti e giudizi a staff e dirigenti:

STAFF

Ezio Rossi e Leonidas Neto Pereira 7.5 – Avere a disposizione un’estate intera per plasmare la squadra a propria immagine e somiglianza è ben diverso dal subentrare a stagione in corso alla guida di un gruppo costruito per qualcun altro. Ezio Rossi ha dimostrato le sue qualità modellando il Città di Varese a sua immagine e somiglianza: una squadra rognosa, grintosa, compatta, battagliera e mai doma che dà tutto nei 90’. A questo si aggiunge il prezioso contributo di un vice come Neto, silenzioso ma determinato, pronto a dare i giusti consigli a chi lo avrà certamente guardato in televisione ai tempi della Serie B. Tutto perfetto? Ni. Qualche giro a vuoto c’è stato e la contestazione dopo il terzo pareggio consecutivo all’Ossola ha rischiato di minare il rapporto con la piazza, ma Rossi non si è dato per vinto e attraverso il lavoro quotidiano ha saldamente ripreso le redini della squadra conducendo i biancorossi al terzo posto. Il Novara sembra irraggiungibile, ma lo stesso Rossi ha confermato che il Città di Varese non si arrenderà mai. Solidi.

Paolo Bezzi (preparatore atletico) 7.5 – Sguardo concentrato, poche parole e tanto lavoro. Il Città di Varese è una squadra che corre, e corre bene. Lo abbiamo capito fin dal primo giorno di ritiro: vietato battere la fiacca. A livello fisico il Varese è senz’altro una delle squadre più in forma del campionato e anche il numero di infortuni (decisamente inferiore rispetto allo scorso anno) lo dimostra. Efficiente.

Paolo Bertoletti (preparatore dei portieri) 7.5 – Infortuni a parte, lo scorso anno il tema dei portieri era stato un tasto più che dolente. Schiettezza, concentrazione e tanto, tantissimo, lavoro fin dal primo giorno per spazzare via qualsivoglia dubbio. I risultati ci sono eccome dato che il Varese subisce meno gol rispetto al passato (merito anche dell’atteggiamento difensivo di squadra, ovviamente) e i portieri dimostrano un’invidiabile sicurezza in ogni situazione. Conta il materiale a disposizione, ma conta anche e soprattutto come lo si lavora. Risoluto.

Roberto Sassi (consulente esterno per il coordinamento metodologico) 7.5 – Se con Bezzi è vietato battere la fiacca figuriamoci con lui: il suo palmares parla da sé, ma il Prof. si è calato in fretta nella realtà della Serie D imprimendo la sua impronta sulla preparazione atletica del Varese. Le interminabili sessioni di corsa stanno dando i loro effetti e poter lavorare con un esperto di questo calibro porta benefici a tutto l’ambiente. Prezioso.

SOCIETÀ

Stefano Amirante e Stefano Pertile 7.5 (nella foto in alto) – Dopo una prima stagione complicata sotto tanti punti di vista, il duo al vertice della piramide biancorossa ha portato il Città di Varese all’attuale terzo posto in classifica. Tanti cambiamenti rispetto allo scorso anno e la società, a partire dall’estate, ha cominciato a strutturarsi in maniera sempre più articolata per avvicinarsi al balzo tra i professionisti. Il primo step consiste nell’avere un proprio vivaio. Per questo motivo, alla Prima Squadra (oltre alla Juniores Nazionale) si sono quindi aggiunte le compagini Under16 e Under14 Provinciali, cui ha fatto seguito anche la Prima Squadra femminile inserita nel campionato di Promozione. L’organigramma sempre più ricco aiuta a gestire ogni situazione e la dirigenza si sta dimostrando perlopiù solida nel gestire i problemi: qualche pecca c’è e ci può stare, nessuno è perfetto, ma la cosa più importante è dimostrare continuamente che il Varese è tornato. Concreti.

Commissione mercato 7.5 – La costruzione di una squadra tiene sempre inevitabilmente banco nel corso dell’estate. La scelta di istituire una commissione per pensare al mercato biancorosso aveva fatto discutere, ma a conti fatti ha pagato. Ezio Rossi e Alessandro Merlin, al netto di qualche comprensibile divergenza d’opinione, hanno allestito una rosa estremamente competitiva ed efficiente per quelli che sono gli obiettivi e le possibilità del Varese. Confermare Ebagua, con il senno di poi, può esser stato un errore da spartire con la società, ma nel puzzle biancorosso sono stati inseriti tutti i tasselli necessari per costruire una grande stagione. Nel mercato di riparazione si proseguirà sulla stessa linea: acquisti mirati e utili, senza dover strafare per dimostrare chissà cosa. Servono due under e due under arriveranno. Coerente.

CITTÀ DI VARESE 8 – Il Varese è dove deve stare. O meglio: si trova a dover lottare per tornare dove deve stare. Rispetto allo scorso anno è un passo in avanti non indifferente; la squadra lo sa e darà tutta se stessa fino alla fine per tornare tra i professionisti. Battagliero.

Matteo Carraro

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