Domanda pressoché retorica. Giorno del sorteggio dei calendari. Quale partita il tifoso medio biancoblu va subito a cercare? Ognuno si dia una risposta. Ma la probabilità che la curiosità in oggetto riguardi la trasferta di Lecco è piuttosto robusta. Appuntamento che nel terzo millennio ha assunto connotazioni rusticane. Superfluo sottolinearne i motivi.
L’anno passato la prima a saltare causa lockdown. Quest’anno (domani ore 17.30, stadio “Rigamonti-Ceppi”), un incrocio a tinte forti con camera con vista playoff. Nella DAD vigiliare, Ivan Javorcic non (si) nasconde lo spessore dell’incrocio: “Partita complicata. Di non facile lettura. Il Lecco rappresenta uno degli organici più completi del girone. Per qualità e fisicità. Hanno un percorso simile al nostro avendo perso solo due volte dall’andata. Sarà una partita molto bella da giocare. Con tanti temi tattici. Loro sanno cambiare sistema di gioco. Un vantaggio non aver l’impegno infrasettimanale? Non è un dettaglio. Ma la gara di domani ammortizza questi aspetti. Sarà un derby, una partita a sé stante”.
Tema ambientale da interpretare in senso stretto ed in senso lato: “Un peccato non ci sia il pubblico. Dato più significativo rispetto all’assenza per squalifica mia e di D’Agostino. Campo sintetico? Risvolto importante. Sicuramente incide. Sono una delle migliori squadre come rendimento interno (35 punti contro i 36 del Como, ndr). A questo punto della stagione è una statistica rilevante. Hanno costruito una squadra tecnica anche per questo motivo. E Iocolano è il giocatore che più incide negli equilibri della squadra. Dovremo essere attenti come lo siamo stati lunedì con Correia”. Sfida tra grandi? Per lo spalatino la graduatoria non mente: “A 5 partite dalla fine la classifica ha consolidato certi valori. Noi dobbiamo sempre sostenere uno sforzo maggiore per stare lì con i migliori. Cercheremo di stupire anche in questo finale”. Sulle 11 vittorie consecutive contro i blucelesti (per comprensibili ragioni cabalistiche), meglio invece passare oltre.                

Formazione a distanza. Tutti recuperati (Ghioldi a parte) e 3-5-2 anti lariani che dovrebbe vedere al via anche il rientrante Lombardoni. Questo almeno è quanto ha mostrato la rifinitura (con palle inattive sugli scudi). Nello specifico, Greco tra i pali; Gatti, Lombardoni e Boffelli dietro; Colombo, Nicco, Bertoni, Brignoli e Pizzul in mezzo; Parker e Kolaj in avanti. Latte Lath contumace per squalifica. Ivan Drago si tiene qualche carta in tasca: “Ho qualche dubbio residuo. Ci sono ancora 24 ore per scioglierlo. Ma il dato positivo è avere praticamente tutti a disposizione”. Tra i quali anche Beppe Le Noci. Per Javorcic, l’MIP (Most Improved Player) dell’annata tigrotta: “Può sembrare un paradosso ma non lo è. Per me è il giocatore che è cresciuto di più. Quello che ha voluto lavorare di più su sé stesso. E che ha fatto passi importanti”. Lunedì Beppegol mostrava le slides a Kolaj prima del suo ingresso in campo. Un vice aggiunto a Sala. A maggior titolo, in assenza del capo allenatore in panca. Alla Pro Patria c’è chi vince sul campo. E chi sa farlo anche fuori.                

Spalma e gesso. Causa Lodo Olbia (cioè, slot disponibili per i recuperi inferiori ai recuperi stessi), il Consiglio Direttivo di Lega Pro ha autorizzato lo slittamento di una settimana delle ultime 3 di regular season. Si chiuderà il 2 maggio (playoff procrastinati sino ad inizio giugno). Permettendo a tutti di affrontare le canoniche ultime 2 giornate a 36 gare giocate e senza latitanze. In soldoni, infrasettimanali esauriti per la Pro Patria e calendario di massima a seguire:
34^  Lecco – Pro Patria  (domani ore 17.30)
35^  Pro Patria – Novara  (domenica 11 aprile ore 17.30)
36^  Giana Erminio – Pro Patria  (domenica 18 aprile, orario da definire)
37^  Pro Patria – Livorno  (domenica 25 aprile ore 15)
38^  Alessandria – Pro Patria  (domenica 2 maggio ore 17.30)     

Giovanni Castiglioni 

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