Nel pomeriggio di oggi, presso il centro sportivo di Venegono Superiore, si è svolta la conferenza stampa della Varesina. Le Fenici hanno iniziato la preparazione giovedì scorso e nell’aria si respira già l’entusiasmo e la voglia di cominciare una nuova stagione. Ad aprire la chiacchierata con la stampa è stato il Direttore Generale Massimiliano di Caro (cfr. video in basso). Insieme a lui per la prima sessione di domande c’erano anche il Direttore Sportivo Damiano Micheli, il Mister Marco Spilli e il Responsabile dell’Area Tecnica Andrea Scandola.

Di Caro ha cominciato proprio dalla presentazione del suo staff, che ha voluto ringraziare per il lavoro svolto: “Scandola è una figura importante che ci potrà aiutare a fare un salto di qualità. Ho voluto formare uno staff giovane e molto competente. Io e Damiano ci conosciamo da più di dieci anni; si è meritato questo ruolo importante e penso che loro due insieme stiano lavorando bene, e il mercato lo dimostra. Il mister non ha bisogno di presentazioni, però ci tenevo a specificare che se quest’anno l’ufficialità della riconferma è arrivata dopo qualche settimana, io e lui avevamo parlato subito dopo la sconfitta contro il Milano City e già quella sera era carico per ricominciare, quindi non ci sono mai stati dubbi sulla sua riconferma. Io sono contento che sia qui e spero che questo sia l’anno per poter raccogliere quello che abbiamo seminato nelle ultime stagioni, perché sicuramente qualcosa abbiamo sbagliato, un po’ siamo stati sfortunati e gli ultimi due anni sono stati un po’ anomali. Ora possiamo lavorare con un po’ più di tranquillità, sperando che si possa disputare un campionato normale”.

La parola è poi passata a mister Spilli, soddisfatto di questo inizio di preparazione e della sintonia che si sta già creando nel gruppo. “La scelta di partire qualche giorno prima si è basata proprio su quest’aspetto: abbiamo cambiato e rinnovato un po’ la rosa, quindi è stato giusto cominciare a conoscersi con qualche giorno di anticipo. La società ha messo a disposizione la struttura per iniziare prima, pur senza esagerare, visto che le prime partite ufficiali saranno tra qualche settimana. Comunque è stata una scelta azzeccata perché i ragazzi si sono resi subito disponibili e pian piano il gruppo si sta formando. È presto per fare previsioni, ma i presupposti ci sono e sono ottimi; stiamo lavorando ma ci stiamo anche divertendo e sarà nostro dovere compiere questo percorso nel migliore dei modi perché il gruppo si amalgami e si crei qualcosa di importante“.

Riguardo all’obiettivo per la prossima stagione, il tecnico ha aggiunto: “Sicuramente vogliamo essere protagonisti nella categoria. In questo momento stiamo facendo le cose con un po’ più di serenità, sperando che poi il campionato sia normale, visto che negli ultimi due anni abbiamo giocato 31 partite, quando normalmente in quel periodo di tempo se ne giocano 60. Ci manca questo aspetto e per questo stiamo impostando il lavoro più sul gioco, perché penso che sia la cosa che manchi un po’ a tutti. Siamo una società importante con giocatori importanti, quindi ci aspettiamo di fare un campionato importante“. 

Da parte della stampa non poteva mancare una domanda sul mercato, molto attivo soprattutto in attacco. A rispondere è stato l’addetto ai lavori Damiano Micheli: “In attacco abbiamo cambiato qualcosa perché i numeri dell’anno scorso non sono stati molto buoni, quindi era il reparto da rinforzare ed è stato il primo su cui siamo intervenuti. In questo momento posso dire che siamo completi per il 90% e se faremo un altro innesto sarà in difesa”.

Per quanto riguarda gli acquisti effettuati e le previsioni per la stagione, questo il commento di Di Caro: “Abbiamo preso giocatori esperti che conosciamo molto bene, cercando caratteristiche ben precise secondo le istruzioni del mister. Si cerca sempre di fare una squadra competitiva, poi le risposte ovviamente le darà il campo. Tante volte, anche nei livelli più alti, le figurine non contano, perché la cosa fondamentale è far coesistere i giocatori. Noi pensiamo che i nostri giocatori possano sposarsi bene tra di loro; secondo noi ne sono capaci, poi naturalmente dovranno dimostrarlo. L’obiettivo è di fare un campionato di primo livello. Noi siamo sempre visti come i favoriti, però nel calcio ci sono tante variabili e vincere è sempre complicato, soprattutto in una categoria come questa dove quest’anno tante società hanno investito e alzato l’asticella rispetto agli anni scorsi. Società che sono sempre state di bassa/medio fascia ora sono di media/alta fascia, quindi sarà difficile fare punti su tutti i campi”.

Tra i nuovi arrivi menzionati ci sono Claudio Poesio e Michel Sarr, su cui anche Mister Spilli ha speso buone parole: “Poesio lo conosciamo benissimo e ha caratteristiche ben precise. Il fatto che fosse aperto a questa trattativa ci ha fatto cambiare strategia in corso, e ne siamo stati ben contenti. Sicuramente sfrutteremo le sue capacità offensive e cercheremo di metterlo nelle condizioni migliori per esprimere il suo potenziale. Conoscendo il suo lato umano, avrà anche un ruolo fondamentale per far crescere i ragazzi, che potranno imparare guardando da vicino un giocatore come lui. Da parte sua c’è questa predisposizione e spero che porti tutta la sua esperienza nelle partite di cartello, visto che ha fatto sempre stagioni importanti. Sarr è un giocatore forte che attacca la profondità ed è anche migliorato molto, perché se prima era un po’ disordinato e aveva una flessibilità muscolare esuberante nella corsa, ora usa l’esperienza come arma principale. Da lui mi aspetto che metta a disposizione, oltre alle sue caratteristiche tecniche, anche quelle umane e di esperienza, che serviranno alla squadra per fare un ulteriore step di crescita”.

La new entry di quest’anno a livello dirigenziale è Andrea Scandola, che arriva da incarichi importanti in società di spessore. Interrogato sulle sue aspettative a Venegono, ha affermato: “Mi aspetto tanto e sono qui per questo, in primis per il mio rapporto con Max e Damiano (Micheli, ndr) e anche con il mister, con cui ci sentivamo già durante la stagione. Venire qui non è stata una scelta difficile: negli ultimi anni ho avuto esperienze complicate, tra Chiasso, Milano City e Varese, dove c’era sempre da ricostruire. Qui invece sarà più semplice: la società è strutturata, ambiziosa, e il valore delle persone fa sempre la differenza e dà quel qualcosa in più. La mia volontà sarà di fare bene e di valorizzare i nostri giovani. Ci sono tanti ragazzi del 2004 aggregati alla Prima Squadra e spero che pian piano ci diano una mano anche loro”.

spadavecchia poesio varesina

Nella seconda parte della conferenza, hanno fatto il loro ingresso in sala stampa Vito Spadavecchia e Claudio Poesio. È stato proprio il portierone rossoblù a prendere la parola per primo, per parlare della fascia che porterà sul braccio e di questa nuova responsabilità. “Questo mio ruolo di capitano non cambia nulla rispetto a prima. Ho sempre cercato di dare una mano a tutti quanti, quindi sarà così anche adesso, anzi, cercherò di fare ancora di più con l’aiuto dei ragazzi nuovi che sono arrivati. Sono sicuro che riusciremo a creare un bel gruppo per provare a fare una stagione di alto livello. Innanzitutto speriamo di fare una stagione normale. Detto questo, cercheremo di dare il massimo in ogni partita. La società è ambiziosa, a livello dilettantistico penso che sia la migliore di tutta la Lombardia, e vuole vincere. Questo deve essere uno stimolo in più per tutti noi, perché se raggiungeremo l’obiettivo che ci siamo prefissati ne trarremo tutti beneficio”.

Il neoarrivato Poesio ci ha invece parlato delle motivazioni che lo hanno convinto a scegliere la Varesina: “Ciò che mi ha spinto a venire qui è il progetto e il mio rapporto con Max, che conosco da tanti anni. Ho parlato con lui, con gli altri direttori, ho visto le strutture, e posso dire che società così, con un centro sportivo di questo tipo, non ce ne sono in Eccellenza, e neanche in D”. Riguardo al suo obiettivo, ha aggiunto: “Vorrei vincere un campionato che mi manca e raggiungere la D per fare una stagione a un livello ancora più alto”. Il colpo di mercato sente il peso legato al suo nome? “Io devo fare il mio, dare l’esempio ai giovani, lavorare come ho sempre fatto. Ho sempre lottato in tutti gli allenamenti e voglio contribuire all’obiettivo di fare bene. Andare in Eccellenza a fare il fenomeno secondo me non ha senso, quindi il ‘colpo Poesio’ non si valuterà adesso ma a fine stagione”.

Era presente con loro anche Max Di Caro, che si è espresso positivamente non solo sulle loro doti sportive ma anche su quelle umane: “Vito è una persona con uno spessore umano straordinario, oltre ad essere un grande giocatore. Sono legatissimo a lui, sa la stima che ho nei suoi confronti, infatti ci abbiamo messo dieci secondi a trovare l’accordo per quest’anno e vorrei che restasse per anni. Quanto a Claudio, è stata una sorpresa riuscirlo a portare qui, visto che ogni anno ci sentivamo per capire cosa volesse fare. Sono contento che sia con noi e devo ringraziare i ragazzi (Scandola e Micheli, ndr) che sono stati bravissimi a portare avanti la trattativa. Claudio ha doti umane e tecniche impressionanti, quindi spero che oltre alla sua esperienza porti anche il suo esempio e la sua voglia di migliorarsi sempre. Giocatori come lui sono fondamentali. Io lo ringrazio per la scelta che ha fatto e sono sicuro che darà il 110%, ma posso dire questa cosa di tutti i giocatori che sono arrivati e di chi è rimasto. Anche i nostri under sono forti e metterli in campo a fianco di giocatori così sarà per loro un’opportunità per imparare determinante malizie, quindi il fatto di aver alzato l’asticella ci permetterà di farli crescere più velocemente. Il mio sogno è di avere dei giocatori che si leghino alla società e restino qui tanti anni, per avere l’orgoglio di vedere dei ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile con la mentalità Varesina. Sono soddisfatto del lavoro fatto in queste settimane e sono convinto che miglioreremo ancora il lavoro fatto negli ultimi anni”. 

Da ultimo, una domanda sull’obiettivo Serie D e sul valore aggiunto che potrebbe portare alla società. “Bramiamo la D più per il settore giovanile, perché in quel modo si aumenterebbe il valore della società e si farebbero crescere i ragazzi nell’ottica di giocare in una categoria con molta più visibilità. Dovremo avere la bravura di mettere la giusta pressione ai ragazzi: sanno che l’obiettivo è questo, ma non ci deve schiacciare; deve essere uno stimolo, non un’ossessione, quindi dovremo guadagnarecelo sul campo, faticando e lottando”.

Silvia Alabardi

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