La marcia di avvicinamento al torneo Pre Olimpico di Belgrado, per l’Italbasket, si sta trasformando più che in una marcia gloriosa, in un piccolo calvario.
Dopo l’annuncio di Marco Belinelli di ieri, che ha deciso di rinunciare alla chiamata della Nazionale a causa dei problemi fisici, in particolare agli adduttori, che lo hanno afflitto in questa stagione a Bologna intensissima e durissima dal punto di vista fisico e di concentrazione delle partite, pare proprio che anche altri due leader e totem del gruppo azzurro siano pronti a non rispondere alla chiamata di coach Sacchetti: Gigi Datome e Danilo Gallinari.
La Gazzetta dello Sport stamane scrive come il primo, capitano del gruppo azzurro e grande uomo non solo in campo ma anche nello spogliatoio, avrebbe già deciso di non indossare la maglia azzurra quest’estate, anche lui per risolvere i problemi fisici che lo hanno colpito durante la logorante stagione passata in maglia Armani Exchange Milano, con cui l’ex Roma ha giocato più di 90 partite.
Per quanto concerne Gallinari invece, il motivo di una rinuncia alla maglia azzurra sarebbe collegato al fatto che il Gallo è ancora impegnato nel playoff NBA con Atlanta ed i tempi per poter raggiungere poi la Nazionale diventerebbero strettissimi in un tour de force devastante per il campione azzurro, fresco papà.
Insomma, una situazione non certo semplice per Meo Sacchetti che, in meno di due giorni, vede la possibilità quanto mai concreta di perdere tre totem del suo gruppo e, quindi, il conseguente ridimensionamento delle prospettive Olimpiche. La squadra, per forza di cose, punterà molto di più sulla spensieratezza e sulla fame dei giovani che sulla tecnica e la qualità.
Il gruppo, a questo punto, andrebbe a costituirsi con una grande presenza di giocatori tra i 25 ed i 26 anni, di cui potrebbe fare quanto mai parte anche per il Pre Olimpico il biancorosso Michele Ruzzier che sta dando buone indicazioni a Sacchetti. Con queste grandi esclusioni le sue percentuali di presenza a Belgrado, tra il 29 giugno ed il 4 luglio, crescono vertiginosamente.
Alessandro Burin
