È una di quelle giornate che ogni amante dello sport sogna di poter vivere e raccontare, è una di quelle giornate che vale la storia: Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs sono campioni olimpici.

Il marchigiano a 5 anni da quelli infortunio che lo tenne lontano da Rio 2016, torna in pedana nel salto in alto e detta legge al pari dell’atleta del Qatar Barshim vincendo la gara con la misura 2.37 m (entrambe hanno collezionato tre errori alle misura successiva 2.39 m e per questo rinunciano allo spareggio e).

Ma i dieci minuti di ordinaria follia continuano poco più in là con Marcell Jacobs che nella gara regina, la finale dei 100 metri, straccia nuovamente il suo primato personale, fatto in semifinale 9.84, e migliora ulteriormente il primato europeo con un rotondo 9.80 mettendosi al collo, a sua volta, una medaglia d’oro.

Tutto troppo bello quasi da non crederci ma la realtà è che a Tokyo 2020 per due volte consecutive suonerà a gran voce l’Inno di Mameli con Tamberi e Jacobs là, sul gradino più alto del podio, a sventolare un tricolore che questa volta tocca il cielo.

Mariella Lamonica
(foto poliziadistato.it)

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