Tre triplette, due doppiette e una serie infinita di gol: è questo il campionato magistrale di Mario Chessa, capocannoniere non solo della Castellanzese ma anche dell’intera Serie D che si è conclusa nello scorso weekend. Ma l’attuale bottino di 34 reti segnate dal bomber neroverde classe 1993 nato in Sardegna potrà arricchirsi ancora perchè alle porte c’è la finale playoff (domani contro il Pont Donnaz) e la formazione di mister Mazzoleni vuole sorprendere ancora, trascinata dall’immarcabile “Mago” Chessa.

Descrivi la tua carriera. Qual è stato il momento più bello e importante?
“Ho iniziato la mia carriera già da ragazzino, a 15 anni, in Sardegna. Ho poi avuto per un anno la possibilità di giocare tra i professionisti con la maglia della Pergolettese ma ho fatto poche presenze e solo un gol. Sono approdato in Serie D e da allora ho sempre disputato questa categoria. Negli ultimi 5 anni penso di essere migliorato tantissimo arrivando ad essere un giocatore importante”.

I mister ti hanno nominato tra i migliori calciatori di Serie D (girone A). Che annata è stata per te? Sei soddisfatto degli obiettivi raggiunti dal punto di vista individuale e di squadra? Quale dei tanti gol che hai segnato ricordi con più piacere?
“E’ stata in annata indimenticabile, con un mister con cui lavoro da 5 anni e che ringrazio. Forse questo è un pregio perché so come allena e lui sa come gioco io e, quindi, riesce a mettermi nelle mie migliori condizioni per fare bene. Abbiamo raggiunto i playoff grazie a un gruppo fantastico e a una società molto seria che giorno dopo giorno cerca di migliorare sempre di più. Ho superato dei record importanti a livello personale e uno dei gol che non posso dimenticare, forse perché è uno degli ultimi, è quello contro la Caronnese, il secondo gol”.

A chi ti ispiri? Qual è il tuo calciatore preferito?
“Mi ispiro a Cristiano Ronaldo sia come giocatore che come persona”.

A chi vuoi dedicare l’eventuale vittoria del pallone d’oro?
“La dedicherei alla mia famiglia e lo spero tanto sopratutto per mio figlio Santiago che ascolta tutti i miei consigli e quando torno a casa con una coppa o un pallone è super contento. Mi piacerebbe un domani vederlo su un campo da calcio magari su palcoscenici molto più importanti”.

Guardando al futuro, hai già detto che rimarrai alla Castellanzese. Che cosa ti ha convinto? Che cosa ti lega a questa società?
“Ho scelto la Castellanzese perché è una società solida che mi ha fatto sentire a casa e per questo li ringrazio ogni giorno. Non nego però che mi piacerebbe giocare in categorie superiori, ma la mia decisione è legata tanto a lavoro e famiglia. Voglio essere presente nella loro vita e ho fatto una scelta di cuore perché tutto quello che faccio è solo per loro”.

A.C.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui