Sette posizioni scalate da Seregno e Trento, cinque perse da Triestina e Pro Patria, sette dalla Pro Sesto. Power Rankings di settembre ad alto tasso di scossoni dopo le prime 8 giornate di campionato. Prime due posizioni immutate, coda della classifica ampiamente sparigliata. Appuntamento a dopo la 12^ giornata per il ranking di ottobre. Valutazioni a seguire (tra parentesi la variazione rispetto a quanto pubblicato il 26 agosto).
1) Padova (=) – Lavora 6 giorni. Il settimo (come da prescrizione biblica), si riposa (1-1 con il Seregno, per la cronaca). Miglior attacco (16 reti con 10 differenti marcatori) e miglior differenza reti della categoria. Resta la naturale (naturalissima) favorita. Ma il ruolo va onorato.
2) SudTirol (=) – Un gol subito (dall’AlbinoLeffe) in 6 giornate e mezza (cioè il match interrotto con il Legnago). Nessuno come i Rot-Weiß in tutto il professionismo tricolore. Chi è l’allenatore? Ivan Drago Javorcic. Ah, ecco…
3) Albinoleffe (+2) – Vince a Trieste, pareggia con il SudTirol, regola Pro Patria, Fiorenzuola, Mantova e Giana. Ma perde con la Feralpi in ripresa. Manconi già a quota 5 (fatturando 10 punti). Insomma, la Celeste è lì con i primi. E ci starà fino alla fine.
4) Renate (+2) – Via Parravicini e con Cevoli in panca le pantere infilano 4 vittorie (compreso ipertrofico 4-0 sul Trento), un pareggio ed una sola sconfitta con il SudTirol. Prime due a parte, se la gioca con tutte.
5) Pro Vercelli (+2) – Vince le prime 4, mette insieme 2 punti nelle ultime 3. Le Bianche Casacche non valgono l’imbattibilità. Ma neppure le fragilità dell’ultima settimana. A Scienza il compito di trovare la sintesi.
6) FeralpiSalò (-2) – Meglio fuori (6 punti in 3 uscite) che al “Turina” (5 in 4). Il successo con l’AlbinoLeffe come climax stagionale. Ambizioni da terzo posto. Più plausibile piazzamento tra le 5.
7) Lecco (+2) – Sconfitta, 3 vittorie, sconfitta, vittoria, sconfitta. Già 3 rovesci (come Legnago e Virtus Verona per intendersi). Due dei quali con Pro Vercelli e Triestina. Quando si alza l’asticella (forse) i blucelesti faticano a tenere botta.
8) Triestina (-5) – Parte malissimo (2 punti nelle prime 4). Poi mette sotto Lecco e Pro Sesto prima di cedere il passo all’AlbinoLeffe (ma solo al 93’). Serie B diretta (di fatto), impraticabile. Ma ci sono 7 mesi per preparare i playoff.
9) Seregno (+7) – Polemiche con Ghirelli, allenamenti all’alba, vittorie smargiasse (5-0 alla Pergolettese), e sconfitte mal digerite (1-0 a Vercelli). Squadra di eccessi. Non c’è da sorprendersi con Ninni Corda in regia. Ma è anche l’unica ad avere la kryptonite per il Padova. Magari è un caso. E magari no.
10) Piacenza (+1) – Sotto solo nel derby transpadano con il Mantova. Ma sopra solo con il Legnago. Il vizio del pari (5). Attitudine che porta alla salvezza. Difficilmente a molto di più.
11) Trento (+7) – Perde con chi deve perdere (SudTirol e malissimo con il Renate). Vince con chi deve vincere (Pro Patria e Giana). Pareggia le altre (Piacenza, Pro Vercelli e Mantova). Tabella di marcia cartesiana.
12) Juventus U23 (-4) – Nessun pari (come il Lecco). Già 4 sconfitte (come Giana, Pro Patria e Pergolettese). L’anno scorso era tutt’altra pasta. Ora è un under vera. Risultati per sillogismo.
13) Mantova (-1) – Strenght of schedule compiacente (incrociata solo una delle prime 6). Una sola vittoria con il Piacenza. Nelle prossime 6 giornate affronta Seregno, Lecco, Triestina, SudTirol, Fiorenzuola e Padova. Le prime 2 e 5 delle prime 10. Giudizio sospeso oltre questo span.
14) Fiorenzuola (+6) – Ragionamento opposto ai virgiliani. Perché fa i conti con 6 delle prime 10. Regolando FeralpiSalò alla prima e Lecco alla 7^. Potrebbe plafonarsi. Ma tocca fare ammenda rispetto all’ultimo posto affibbiato a muzzo ad agosto.
15) Pro Patria (-5) – Men at work. Prestare attenzione. La dimensione non è quella vagheggiata. Ma dopo un mezzo è mezzo (forse) ce n’è anche la consapevolezza. Operazione 5 dietro sempre in corso.
16) Giana Erminio (+3) – Sette giornate, sei 1-0 (2 a favore e 4 contro) e un 1-1. Trend palese. Sale di 3 posizioni. In realtà sta ferma. Sono le altre che scendono.
17) Legnago (=) – Batte la Giana a domicilio invertendo una rotta da 2 punti in 5 partite (cui sommare la sconfitta cristallizzata nella gara interrotta con il SudTirol). Non occorre grande fegato per vaticinare i playout.
18) Pergolettese (-3) – Nessun clean sheet. Come Mantova e Virtus Verona. Difesa porosa con 15 reti al passivo. Mai meno di 2 salvo che con il SudTirol. Per preservare la categoria, Lucchini sa dove deve mettere le mani.
19) Virtus Verona (-5) – Quattro pareggi (consecutivi), tre sconfitte (SudTirol, Renate e Pro Patria), nessuna vittoria. Gigi Fresco è lì da 40 anni. Ma sfangarla anche stavolta sarebbe una delle sue imprese più notabili.
20) Pro Sesto (-7) – Il rigore di Capogna al 95’ con la Feralpi sbianchetta la sesta sconfitta in 7 giornate. Due punti, chiaramente nessuna vittoria, un cambio alla guida con Banchieri per Filippini. Organico non da ultimo posto. Poco tempo per rimettersi in bolla.
Giovanni Castiglioni