Il progetto HUB Sempione sta prendendo sempre più piede in tutte le sue forme, dal settore minibasket passando per le giovanili e, di conseguenza, poi sulle prime squadre delle società coinvolte, che possono contare su un bacino da cui poter attingere linfa e talento in quantità.

Un modus operandi comprende anche Cardano Al Campo, dove, dai più piccoli ai più grandi, la stagione è pronta a ripartire cercando di lasciarsi alle spalle l’anno horribilis targato covid-19. L’obiettivo chiaro e preciso è di creare una filosofia societaria volta alla crescita ed alla valorizzazione di ogni ragazzo, facendo crescere in ognuno la voglia e le opportunità di rimanere all’interno del mondo basket, anche se la carriera non dovesse proseguire sul parquet.
Di tutto questo ha parlato il responsabile del settore giovanile, nonchè allenatore della prima squadra societaria, che milita nel campionato di Promozione, Davie Cristallo, entusiasta e voglioso di rivedere i ragazzi in palestra.

Partendo dal settore più colpito dalla pandemia, il minibasket, come state strutturando la ripartenza per i bambini e di che numeri approssimativamente possiamo parlare?
“Con il minibasket ripartiremo il 6 di settembre e faremo le prime due settimane di allenamenti al campetto cittadino di Cardano e lezioni tutti i giorni dalle 16:30 alle 18 per cercare di recuperare il tempo perso in questi mesi di lockdown, cercando di rimettere i più piccoli in moto. Le scelta di partire con attività all’aperto ovviamente nasce anche dal fatto che così non ci sono problematiche riguardo tamponi da fare o altre cose. Una volta che, causa meteo dovremo spostarci all’interno, divideremo i ragazzi nei vari gruppi a seconda delle annate. Siamo un po’ in deficit numericamente con i 2011 ma in teoria in ogni classe dovremmo avere 12-15 bambini. Più o meno un numero totale può essere 50, poi vedremo strada facendo. Il camp estivo ha funzionato molto bene, quindi magari la voce passerà e puntiamo a riavere un numero pre covid di iscritti. Il responsabile del minibasket sarà Cristina Falasco, che curerà anche tutti i progetti scuola, coadiuvata da Avini, Samuele Bordoni e i nostri due allenatori storici societari, ovvero Matteo D’arriso e Walter Armiraglio, che saranno figure di riferimento anche per i bambini”.

Andando su quella che sarà la stagione del settore giovanile, quante squadre iscriverete ai campionati e qual è l’annata secondo lei più pronta per fare grandi cose?
“Ci iscriveremo al campionato under 13, 16, 17, 19 a livello di campionato FIP, mentre il gruppo under 15 farà il campionato Uisp allenato da D’Arriso e Bordoni. Il gruppo un po’ più di punta sarà quello dei 2005 che allenerò io, mentre l’idea è che la squadra degli under 19 possa essere un fattuale serbatoio della Prima Squadra che farà la Promozione. I 2009 invece sono un nuovo gruppo nato con l’HUB, cercando di creare una squadra omogenea e che permetta a tutti i componenti di giocare e crescere. Il gruppo sarà seguito da Walter Armiraglio, supportato da un paio di aiutanti, cercando di affiancargli anche un po’ di giovani del nostro settore giovanile come Zocchi e Sironi. Questo per dare già una prima prospettiva possibile futura, perché non tutti giocheranno a basket, ma ci piacerebbe che rimanessero comunque legati alla società ed a questo mondo. Questo è l’obiettivo principale che vorremmo perseguire a Cardano: non abbandonare i ragazzi, tenerli in palestra, offrire loro un qualcosa di bello e stimolante, una prospettiva che vada non solo in direzione giocatore, ma anche come allenatore o altre figure, per non lasciarli in giro a sprecare tempo”.

Arrivando alla prima squadra che farà la Promozione, come sarà impostata e quali possono essere i punti di forza?
“La squadra nasce con l’obiettivo reale di fare giocare i giovani dell’HUB. Abbiamo uno zoccolo duro di 4 senior arrivati da Albizzate, mentre tutti gli altri giocatori sono dal 2001 in giù. L’obiettivo è quello di fare vivere ai giovani l’esperienza del passaggio da campionato giovanile a senior, permettendo loro di mettersi in gioco in una realtà di campionato diversa, che li aiuti a crescere. Spesso diciamo che i giovani non giocano mai e non hanno spazio, ma poi non facciamo mai nulla di concreto per loro. Questa è un’opportunità importante, una filosofia che sposiamo e che vogliamo mettere in pratica concretamente. Verranno aggregati anche ragazzi dell’under 19 di Casorate per provare l’esperienza. Il roster ad oggi è molto variabile, ci sono 6-7 ragazzi di Casorate e 6-7 di Cardano che girano in questo bacino, vediamo come si comporrà il roster”.

E’ da tanto tempo nel mondo del basket, perchè l’HUB Sempione è un modello vincente?
“E’ un modello vincente perché le società hanno scelto realmente di collaborare tra di loro senza voler primeggiare l’una sull’altra a tutti i costi. La caratteristica vincente è riuscire a creare dei gruppi omogenei per far giocare tutti, perché se no si va a vincere le partite ma giocano solo in due o tre e quando si arriva all’under 19 chi ha avuto meno spazio smette e non rimane nemmeno legato alla società. Non esiste solo la giocata ad alti livelli, ma deve esistere un modello che permetta a tutti di mettersi in gioco e di crescere secondo le proprie caratteristiche e qualità. Quello che stiamo cercando di fare con l’HUB è questo e cerchiamo di farlo con allenatori tutti qualificati e preparati, che hanno studiato approfonditamente e che possono dare di conseguenza un’istruzione elevata e professionale a tutti i ragazzi, senza lasciare nessuno in disparte”.

Alessandro Burin

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