Stefano Rovrena, padre di Fabio calciatore della Vergiatese e proprietario del Magister di Barasso, ha presentato in extremis venerdì in tarda mattinata una busta con un progetto per l’assegnazione dei lavori di riqualificazione dell’antistadio “Franco Ossola”.
Fino a ieri a parte il gruppo privato di Legnano, nessuno sembrava interessato a partecipare all’asta: ieri in un colpo solo altre due proposte.
“Avevo seguito marginalmente la cosa – ci dice il Geometra Stefano Rovrena – poi quando sono entrato nel merito e ho visto che l’antistadio sarebbe diventato a tutti gli effetti un centro di Padel e ho iniziato a meditare. Premesso che ritengo che quello è lo stadio e che anche il quello spazio dietro ai distinti si debba giocare a Calcio e non ad un altro sport e, visto che anche noi al Magister abbiamo fatto un grande lavoro di sviluppo con i campi proprio da Padel, ho deciso di mettermi in gioco. Con amici imprenditori, tra cui Francesco Paolillo di Besozzo, abbiamo realizzato in tempo zero un progetto analogo a quello già presentato per vedere come sarebbero andate le cose. Anche perchè, ci tengo a sottolinearlo, se nessuno si fosse presentato entro venerdì alle 12 con un’altra offerta, il bando sarebbe stato assegnato in automatico agli unici che avevano presentato una busta”.
E poi, cosa è successo?
“E’ successo – continua Rovrena – che nel pomeriggio sono venuto a conoscenza di quello che vuole fare il Città di Varese. Reputo quello dei biancorossi un progetto perfetto per quell’area, innovativo e completo per chi come me è amante della squadra di calcio della nostra città e spera in un futuro glorioso al “Franco Ossola”. All’inizio della prossima settimana verranno aperte le buste, ma fin d’ora posso dire che di fronte a questo progetto noi ci facciamo da parte molto volentieri“.
Cosa accadrà ora? Coma anticipato da Rovrena il Comune di Varese procederà all’apertura delle buste e darà una settimana di tempo a tutti per apportare delle migliorie prima dell’assegnazione. Il nodo cruciale è la pista del ghiaccio: con il progetto del Città di Varese e la conseguente realizzazione di un campo regolamentare 60×40 si risolverebbero anche i problemi dei Mastini dell’Hockey Varese e di tutto le società del settore. Un adeguamento quasi impossibile per chi aveva in mente di realizzare una pista 20×40 e dei campi da padel.
Michele Marocco