La formazione del Sumirago

Il Sumirago Boys, dopo la retrocessione di 2 anni fa dalla Seconda alla Terza Categoria, ha sempre presentato una rosa super competitiva per cercare subito il salto di qualità. Dopo queste ultime due stagioni bloccate dal Covid, si vede una piccola luce per una ripresa totale dei campionati per settembre e, certamente, la squadra composta da Casadei (vicepresidente), Alberti (direttore sportivo) e Aiello (allenatore prima squadra), anche quest’anno non si sta facendo trovare impreparata confermando una rosa di livello aggiungendo innesti di valore.

Dopo la retrocessione, le squadre affidate ad Aiello sono sempre state molto competitive, cosa causerà per voi questo blocco dei campionati che dura, ad intervalli, quasi da due anni?
“Il fatto che non ci sia ancora una data certa per la ripartenza, non ci aiuta sicuramente. Si è parlato inizialmente di metà ottobre arrivando ora addirittura a metà settembre. Così è difficile programmare. Avevamo dato il via libera per le ferie ai ragazzi per agosto e quindi rischiamo che questa sia una preparazione un po’ridotta. Il danno più grosso del Covid è sicuramente quello economico. Devo ringraziare in prima persona il nostro Presidente Luca Bottazin che, insieme ad altri consiglieri, ha contribuito in modo forte all’economia della società per garantire anche quest’anno una rosa di alto livello. Abbiamo la fortuna di avere un grande gruppo, e ci tengo a specificare, selezionato sia a livello tecnico che caratteriale. Abbiamo voluto mantenere negli anni nella rosa elementi qualitativi ma che allo stesso tempo si sapessero amalgamare bene con i giovani cosa che, negli anni passati, non abbiamo fatto bene e ci è costata la retrocessione in terza categoria. L’unione tra gente di esperienza e giovani ha portato un’aria fresca all’interno della società che punta a raggiungere gli obbiettivi prefissati con i giusti tempi. La gestione da parte della federazione mi sembra un po’ confusa rispetto alle promesse di inizio anno, staremo a vedere come procederà con la speranza di concludere l’anno con un ciclo intero e non spezzettato come questi due anni precedenti”.

Quest’anno iscriverete anche la categoria Juniores, quali sono le prospettive per il futuro giovanile?
“Stiamo cercando di portare a casa un pò di ragazzi, e la linea etica rimane la stessa che abbiamo per la prima squadra: grande gruppo e costanza. Puntiamo ad amalgamare entrambi i gruppi in modo da fare un percorso unitario, infatti, la juniores si allenerà lo stesso giorno e in orari simili in modo da dare un segno di continuità nel progetto. Non abbiamo obbiettivi a breve termine con questa categoria, in poche parole, non ci interessa vincere il campionato, ci interessa formare giovani in grado di essere al livello sportivo ed educativo della nostra prima squadra in modo da inserirli il prima possibile con Mister Aiello. Lo staff, oltre Aiello in prima squadra vedrà Fabio Macchi alla guida della Juniores, Flavio Rizzi allenatore dei portieri e Roberto Cascielli vice di Aiello in prima squadra”.

Cosa pensi della possibilità di un girone unico in Terza categoria e cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
“Sono nettamente favorevole ad un girone unico. È inutile ogni anno andare a pescare squadre da Como o Legnano per forzare due gironi da 13 squadre con un campionato cortissimo. In campionati del genere non hai possibilità di emergere, se fai una partita sbagliata rischi di essere tirato fuori dai giochi, non mi sembra sensato. Per il mercando stiamo valutando dei ragazzi, ma ad oggi inseriremo nuovi nomi solo se ci porteranno realmente un salto di qualità perché la rosa è già molto competitiva e completa con l’arrivo di Mocchetti e Guidali, di ritorno dopo la parentesi Albizzate e dell’esterno Costa dalla Jeraghese”.

Ilario Maiolo

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