Sarà una partita dal livello di difficoltà elevatissimo quella che attende la Openjobmetis Varese domenica sera sul parquet di Trento contro la Dolomiti Energia alle ore 19:00 e il Covid ci mette anche lo zampino. Le aquile sono terze in classifica con 16 punti e stanno dimostrando settimana dopo settimana tutte le qualità di un gruppo costruito per giocarsi da protagonista questo campionato fino alla fine.

la squadra allenata da coach Lele Molin ha trovato nuova linfa e risorse dopo aver perso il duo play-pivot dello scorso anno Browne – JaCorey Williams, che aveva salvato i trentini dalla retrocessione lo scorso anno, ricostruendo un roster decisamente più forte, con tante punte di diamante offensiva ma soprattutto con una grande solidità e fisicità di squadra.

In regia c’è un mix di gioventù ed esperienza, tra Diego Flaccadori e Toto Forray, ormai un veterano del nostro campionato. Le chiavi però vere e proprie della squadra le ha in mano Desonta Bradford, più una guardia che un play puro, ma tant’è che la linfa di gioco trentina molto passa dalle sue eccelse mani. Giocatore capace anche di lottare bene a rimbalzo, come i 3.5 di media in stagione dimostrano. Con lui anche Wesley Saunders, altro giocatore dotato di grande qualità offensiva, atletismo e versatilità in campo.

Continuando a parlare di mani eccelse e qualità balistiche fuori dal comune non si può non parlare della punta di diamante principale di questa squadra, ovvero Cameron Reynolds. Ala eclettica, con tantissimi punti nelle mani, viaggia a 15.6 di media in stagione, a cui abbina un lavoro importante anche nel pitturato grazie alla sua fisicità, 201 cm per 102 kg. Non solo lui però, perché Reynolds è in ottima compagni, con Jordan Caroline, a lui fisicamente molto simile. Qualche punto in meno nelle mani, 12 di media in stagione, ma più lavoro sporco difensivo.

I due anticipano i pezzi da 90 presenti nel pitturato, come Williams e Laurdner, temibili avversari per quello che Varese dovrà cercare di fare al meglio, ovvero evitare di concedere tutti quei secondi tiri che ha lasciato a Sassari nell’ultima gara di campionato e che poi si sono rivelati fatali ai fini del risultato finale.

Alessandro Burin

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