La Varesina ha vinto 2-0 nel debutto stagionale di Coppa Italia contro il Club Milano. Ecco le parole di Mister Spilli su questa giornata.

“Era importante vincere la prima partita. Visto e considerato il periodo in cui siamo e le assenze nel reparto avanzato, abbiamo fatto una buona gara e chi ha sostituito i giocatori importanti ha fatto il suo dovere. Dispiace perché avremmo potuto fare qualche gol in più: a volte siamo stati leziosi sotto porta e ci è mancata un po’ di cattiveria”.

Per via delle suddette assenze in attacco, già dalle amichevoli del precampionato il tecnico ha riadattato alcune pedine della scacchiera rossoblù, tra cui Kate. “Tommy è un giocatore duttile che può ricoprire diversi ruoli – spiega Spilli –. Ha questa voglia e una buona corsa, e già l’anno scorso l’avevo fatto giocare come punta perché so che può anche segnare”.
Un altro elemento a cambiare leggermente di ruolo in questa domenica è stato Poesio: “Ha nelle sue corde il gol e oggi l’ho avanzato un po’ per dare più esperienza davanti e non andare in attacco solo con i giovani”.
Piccoli accorgimenti che sono risultati vincenti, vista la buona amministrazione della partita da parte dei padroni di casa. “Abbiamo gestito bene la palla – continua il mister –, ci siamo lasciati sorprendere in qualche ripartenza ma ci siamo ripresi bene, e infatti non abbiamo concesso tante azioni da gol. Sicuramente c’è tanto da lavorare e dobbiamo migliorare, ma siamo a buon punto”.

Un’altra novità di quest’oggi è stata la difesa a tre. “Stiamo provando due moduli che ci torneranno utili in campionato. Volevamo essere aggressivi sin da subito, quindi ci siamo messi a tre in difesa e abbiamo alzato gli esterni. Sia Sordillo che Nejmi hanno fatto una grande partita da quel punto di vista. Strada facendo cambieremo qualcosa perché Sarr, Erbini e Sogno hanno caratteristiche diverse, quindi quando rientreranno cercheremo di metterli nelle condizioni di esprimere il loro potenziale”.

Un’ultima nota a favore di Bellacci: “Mattia l’anno scorso è stato fortunato ad allenarsi con Ruben (Rebolini, ndr) che faceva un lavoro che magari per molti non era visibile a occhio nudo, ma che era molto importante per la squadra. Ora Mattia è cresciuto tantissimo e sta migliorando anche dal punto di vista dell’autostima e della personalità”.

Silvia Alabardi

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