Finisce con una grandissima amarezza in casa Pallacanestro Varese la partita con Trento, persa 91-94 dai biancorossi dopo un tempo supplementare, grazie alla tripla decisiva di Grazulis da 9 metri sulla sirena dei 45’.

Il commento di coach Brase a fine partita non può che essere pieno di rabbia e delusione per la seconda sconfitta consecutiva dei suoi ragazzi, anche se è proprio la scelta del coach americano di togliere Caruso a due minuti dalla fine dei tempi regolamentari, giocando con 5 giocatori perimetrali e lasciando Atkins solo a riagguantare il match nel pitturato, che lascia più di qualche perplessità e da qui parte il commento del coach biancorosso in conferenza stampa:  “La scelta di togliere Caruso è stata fatta per mettere 5 giocatori perimetrali e limitare i loro pick’n’roll e situazioni di incrocio. Chiaramente non è andata bene. Siamo rammaricati, non sono contento. Sia oggi che con Brescia ci siamo messi nella condizione di vincere e poi abbiamo perso, sono arrabbiato. Nel momento in cui ci hanno recuperato da +10, Trento ha messo in campo maggiore intensità, trovando tante soluzioni da sotto. La pallacanestro è un gioco fatto di break, ma quando siamo avanti dobbiamo cercare di aumentare il vantaggio e non conservarlo. Loro hanno messo più intensità e sono riusciti a recuperare. Nessun commento sugli arbitri penso abbiano fatto un buon lavoro”.

Decisamente diverso l’umore di coach Lele Molin, che si porta a Trento due punti davvero pesanti: “E’ stata una bella partita tra due squadre che non hanno avuto timori di fare un passo indietro, non hanno concesso nulla. Ovviamente sono soddisfatto per aver vinto, con un tiro fortunoso e fortunato, è successo altre volte a me contro di perdere per un tiro così. Però penso che ci siamo guadagnati questa fortuna con grande coesione difensiva e penso che tanto dipenda dal grande ritmo che le nostre guardie hanno dato all’attacco. Ogni attacco non è mai stato figlio d’individualismo ma cercato in un processo d’insieme. Abbiamo trovato tanti tiri efficaci e questo, unito al lavoro difensivo dell’ultimo quarto e supplementare ci ha permesso di godere di un po’ di fortuna nel tiro finale”.

Alessandro Burin

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