La Cedratese ormai ha 37 anni di vita ma solo da poco milita in Terza Categoria: dalla fusione tra la Dancing Salone Cassano Magnago e la vecchia Cedratese nasce una squadra con tanta voglia di giocare, competere e, soprattutto, insegnare il calcio ai giovani in un ambiente familiare e stimolante.

Una vecchia guardia del gruppo è Matteo Vizzuso, centrocampista classe ‘92, che a sei anni ha iniziato a dare i primi calci al pallone proprio con la maglia biancoazzurra. Dalle giovanili al calcio dei grandi: nel momento in cui ha sentito che si stavano creando le basi per costituire una squadra in Terza Categoria, Vizzuso ha spinto per crearla e farne parte.

Data la mancanza di una Prima Squadra della Cedratese, a partire dal 2008 il classe ’92 ha fatto il giro delle squadre della provincia e lentamente ha abbandonato il gioco competitivo per darsi a tornei amatoriali e conciliare i propri impegni con quelli dello studio e del lavoro. Quando si è presentata alla sua porta la possibilità di poter nuovamente indossare la prima maglia preferita non ha potuto rifiutare: fondata nel 2019, la Cedratese si presenta nel suo primo vero campionato come una squadra che in campo fa la sua partita e vuole spingere al massimo per quei 90 minuti. E continua a farlo da allora.

Matteo, hai fatto le giovanili e poi sei tornato quando si è formata la Prima Squadra: com’è stato il passaggio?
“Ai tempi stavo giocando nel Dancing Salone Cassano e già da un po’ volevo tornare a giocare competitivamente. Quando ho sentito che la Cedratese voleva iniziare questa avventura in Terza Categoria, peraltro con l’aiuto della squadra dove giocavo, mi è parso un sogno; ho spinto affinché il tutto andasse in porto ed eccoci qui. Mi ha fatto piacere rivedere i vecchi campi dove giocavo da adolescente, ma con un nuovo gruppo affiatato per poter competere. Ho ritrovato alcuni ex compagni, anche loro entusiasti di affrontare questa nuova avventura con la nostra maglia storica. Di recente abbiamo anche inaugurato un nuovo campo in sintetico quindi siamo pronti per poter mostrare le nostre doti e scansare le scuse degli avversari che si lamentano del campo in cattive condizioni (ride, ndr)“.

Sei fiero del settore giovanile odierno della Cedratese?
“Ho visto che stanno andando molto bene nei loro rispettivi campionati. Sfortunatamente non ho il tempo per seguirli e auguro loro tutti i successi possibili, ma soprattutto di ricordarsi che questo è un gioco e per vincere bisogna innanzitutto divertirsi come gruppo. In alcune squadre in cui ho giocato ho sentito la mancanza di unione e forse anche per quello non abbiamo espresso il nostro gioco migliore. Ora la Prima Squadra è molto unita e i risultati si vedono in classifica”.

Siete una squadra giovane, ma in un’ottima posizione in campionato…
“Tenendo conto che questa è la nostra prima vera e propria stagione, siamo molto contenti. Dopo la stagione 2019/20 interrotta a marzo per il Covid e quella dell’anno scorso finita dopo un paio di partite, si spera che questa sia la stagione buona per poter andare fino in fondo al campionato. C’è sempre un periodo di rodaggio quando si crea un nuovo gruppo, è normale: la società è più improntata verso le giovanili e la scuola calcio, la Prima Squadra c’è ma non è la priorità e noi lo sappiamo. In ogni caso, noi ci mostriamo combattivi e competitivi perché c’è voglia di esserlo; sappiamo che c’è ancora un’altra metà di campionato da fare e speriamo di continuare questo trend positivo”.

Qual è stata la partita più interessante della stagione?
“Probabilmente quella contro la Nuova Abbiate. Era stata rinviata ma almeno ne è valsa la pena. È stata una partita veramente combattuta: abbiamo dato spettacolo per gli spettatori e la Nuova Abbiate si è mostrata un ottimo avversario, anche se la classifica dice il contrario. Siamo riusciti ad imporci inizialmente ma ci siamo fatti subito riprendere e superare a fine primo tempo; negli spogliatoi eravamo sconsolati, ma nella ripresa siamo rientrati con grinta mettendo di nuovo il risultato a nostro vantaggio. Poi, alla fine, sembra quasi un film, ci hanno rimontato ancora, ma sul 3-3 al 90’ un calcio di rigore ci ha fatto uscire vincitori. Magari fossero così avvincenti tutte le partite”.

Quali sono i vostri obiettivi per questa stagione?
“Non puntiamo a salire di categoria perché il nostro obiettivo principale è divertirci in campo. Certo, ci mettiamo tutto l’impegno, il tempo e la passione per dare ai nostri avversari una squadra da Terza Categoria, ma sappiamo che altre società partono già ben predisposti verso una vittoria di campionato e operano in questo senso. La Cedratese è più una scuola calcio ma noi vigliamo comunque puntare in alto”.

Simone Canil

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