Il sogno di Busto finisce ancora prima di incominicare. La AB infatti, non si iscriverà al prossimo campionato di Serie B. A nulla sono servite le 12 ore in più di tempo che la società rossoblu si era presa prima di sciogliere le riserve sull’iscrizione.

Già ieri sera, come raccontato però, le condizioni della AB erano apparse molto critiche. Troppe le variabili da aggiustare nel giro di mezza giornata e più in generale nel corso del’ultima settimana, a partire dalla spaccatura interna tra chi gestiva la Prima Squadra e il presidente di Busto Ferrarini. Un tema che era stato anche superato, visto che i vertici della AB avevano trovato una società disposta a fungere da società satellite per il settore giovanile, permettendo così di ai rossoblu di iscriversi alla DNB.

Non era l’unica variabile in gioco però, perché la vera differenza l’ha fatta la mancanza di risorse economiche che, nonostante l’intervento diretto del Sindaco Antonelli e dell’Assessore allo sport Maurizio Artusa come mediatori per agevolare la ricerca, non ha portato i frutti sperati, condannando così Busto alla dolorosa decisione di non iscrivere la squadra.
Infine la questione campo, con la AB avvisata solo ieri dell’impraticabilità del Pala Ferrini, era stata risolta dal Ds Grassi, che aveva trovato terreno fertile in Vanzaghello, ma purtroppo questo non è bastato.

Ora l’ipotesi più accreditata è che il titolo dei bustocchi venga ceduto e la realtà in prima fila per acquisirlo è Caserta, vogliosa di tornare su un palcoscenico nazionale di rilievo dopo il fallimento di qualche anno fa.
In questo caso, si andrebbero direttamente a risolvere i contratti in essere con i rossoblu, ovvero coach Alberto Mazzetti ed i giocatori Albique, Romanò, Banfi e Beretta che, nel caso di cessione del titolo a Caserta, finirebbero sotto il controllo della società campana, che poi dovrebbe decidere se tenerli o meno.

Una vicenda sportivamente parlando molto brutta per tutta Busto e per una squadra che ha conquistato meritatamente sul campo la promozione, senza poterla poi disputare e che, dopo solo un anno di vita, vedrà il progetto Prima Squadra svanire, visto che ad oggi l’idea e le basi per costruire un nuovo progetto o cercare di portare avanti quello intrapreso lo scorso anno non ci sono.

Deluso, amareggiato ma soprattutto molto dispiaciuto il Ds bustocco Grassi: “In questo momento il dispiacere è enorme ed indescrivibile, per noi così come per tutta la città. Abbiamo conquistato la promozione meritatamente sul campo, regalandoci e regalando a tutta Busto Arsizio un sogno che purtroppo non potremo realizzare. Voglio ringraziare chi ci ha sostenuto fino all’ultimo nella persona del Sindaco Antonelli e dell’Assessore Artusa. Purtroppo le variabili avverse in gioco sono state troppe da superare in pochi giorni nonostante l’impegno profuso. Ci metto la faccia, mi prendo le mie responabilità, dico che abbiamo fatto il possibile per permettere a questo progetto, nato solo un anno fa, di andare avanti e di farlo in B. Purtroppo ripeto però, non ci sono state le condizioni per realizzare la cosa e mi fermo qui“.

Alessandro Burin

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