Dalla prossima settimana si tornerà a parlare di campo, quello serio, con le partite che contano, con i punti che pesano e che poi disegnano una stagione perché, che lo si voglia o meno, alla fine tutti i progetti, tutte le idee e tutti i piani finiscono per scontrarsi con il verdetto, nudo e crudo del campo.

Anche per i più giovani sarà dunque tempo di fare sul serio con grandi sfide e grandi appuntamenti in una stagione che si preannuncia entusiasmante. Questo almeno è quello che sicuramente attenderà le squadre della nostra provincia impegnate nel campionato Under15 di Eccellenza: Ayers Rock BasketBall Gallarate, Pallacanestro Varese e Varese Academy, inserite in un girone tostissimo con Magenta, ABA Legnano, Brescia, Olimpia Milano, Bernareggio, Cantù, Desio, Lodi, Cremona, Cernusco sul Naviglio, Bergamo, Treviglio e Urania Milano.

Società di grandissima storia e blasone a cui le nostre proveranno ad opporsi, come fatto lo scorso anno. Tra di loro spicca la seconda partecipazione al campionato di categoria dell’Ayers Rock Gallarate che, dopo i risultati entusiasmanti della scorsa stagione nel torneo, è pronta per tornare a stupire dopo il cambio in panchina da Giulio Besio al giovane rampante Cristiano Maino.
Proprio con il coach biancoblù siamo andati più a fondo nell’ambizione dei galletti e soprattutto sulle aspettative rispetto al campionato, lui ex tra le altre di Varese Academy.

Coach, come sono andate queste settimane di lavoro in vista dell’inizio del campionato?
“Devo dire bene. Sono state settimane di lavoro impostate con l’obiettivo di far amalgamare sempre più un gruppo con tanti elementi nuovi, ben cinque, che abbiamo aggregato per dare più fisicità alla squadra dello scorso anno. Un altro obiettivo poi era quello di portare questi ragazzi a capire quali fossero le mie richieste ed il target che chiedo di rispettare durante gli allenamenti, portandoli a comprendere il livello di basket, davvero alto, che si troveranno di fronte quest’anno”.

Basta guardare le squadre che fanno parte del vostro girone per capire il livello dello stesso. Secondo lei che campionato vi attende?
“Il livello è sicuramente elevato. Ci sono settori giovanili che hanno una storica presenza sul territorio e per noi è un onore poterci confrontare con queste realtà, cercando di giocarcela con tutti. Ovviamente a volte sarà possibile altre meno, però faremo del nostro meglio. Cantù e ABA penso partano da un grandino sopra le altre, però tutte sono molto forti”.

Lei è da due anni a Gallarate, che realtà ha trovato?
“Arrivare qui a Gallarate è stato un passaggio importante nella mia carriera. Venendo da Pallacanestro Varese, una cosa che ho subito notato è la differenza di mentalità, che forse qui ancora un po’ manca ma che dovremo essere bravi noi allenatori ad inculcare nella testa dei ragazzi. Portare quella metodologia e metodica di lavoro che li avvicini sempre più al top. A livello di organizzazione societaria, invece, penso che Gallarate abbia davvero pochi eguali in Lombardia sotto questo punto di vista, molto meglio strutturata di altre società di cui ho fatto parte in passato”.

Tra le squadre che compongono il girone ci sarà anche Varese Academy, società da cui è andato via non certo nel migliore dei modi. Come vivrà la sfida con loro?
“Sarà una partita esattamente come tutte le altre, non ho alcun tipo di rancore. Mi farà molto piacere incontrare ragazzi che ho allenato e di cui ho una grandissima stima; penso che la cosa sia reciproca e quindi sarà una bella sfida intrigante in cui proveremo a fare il nostro meglio e magari vincere”.

L’obiettivo che vi ponete?
“Sicuramente quello di far crescere i ragazzi. In termini di vittorie non mi sento ancora di fissarlo perché tante realtà si sono rinforzate, sono cambiate e diventa difficile darsi un obiettivo sotto il punto di vista dei risultati. Il traguardo più importante che ci poniamo è la crescita costante ed ampia dei ragazzi”.

Alessandro Burin

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