La Prima Categoria del varesotto è quella che staziona nel girone A da sempre, ma tante volte abbiamo visto passare di qui altre realtà, che per un motivo o per un altro hanno sempre lasciato il segnato. Ecco perché ogni settimana racconteremo uno spaccato del girone N, quei “vicini di casa” che conosciamo poco ma che hanno comunque tante storie da scrivere.
Partenza: Accademia Bmv. 
La compagine che lo scorso anno proprio in questo girone è arrivata fino al primo turno playoff, quest’anno ha cambiato molto e si è presentata ai nostri di partenza come una delle favorite. L’esordio è stato un convincente 5-2 ai danni della San Marco, altra formazione nota alla zona del varesotto. 

Tra i volti conosciuti c’è quello di Fabio Minniti, ex mister Ferno e nuovo tecnico rossoblù, e quello del ds Michele Luca. “Un po’ sono dispiaciuto di aver lasciato il girone A – afferma il ds – ero curioso di vedere come si sarebbero attrezzate alcune compagini storiche come la Gallaratese, l’Olimpia, ma anche le avversarie di sempre, dall’altro lato c’è curiosità anche nel voler scoprire un nuovo mondo, un nuovo spaccato di calcio dilettanti”.

Qual è la tua prima impressione su questo girone N? Vedi delle favorite?
“Per quel poco che ho potuto vedere fino ad ora e per le info che ho recuperato, si tratta di un girone molto fisico, con le squadre parecchio strutturate da questo punto di vista, anche qui comunque ci sono strutture attrezzate e bei campi in sintetico, non vedo l’ora di vederli da vicino; quanto alle favorite per quel che so posso dire Garbagnate mi sembra la formazione più completa, Ticinia la più quadrata, ma ci sono altre buonissime squadre”.

Hai detto sì all’Accademia Bmv perché? E che tipo di squadra hai costruito?
“Ho detto sì perché avevo bisogno di nuovi stimoli, di un nuovo progetto, volevo resettare e ripartire, sono convinto di aver fatto la scelta giusta e mi sono preoccupato di costruire una squadra fatta di uomini in primis, so che può sembrare una frase fatta ma se non parti da questo è difficile dar vita ad un nuovo progetto; detto ciò abbiamo cambiato molto, 15 giocatori su 21, più il mister, non è facile creare un nuovo gruppo ed è anche per questo che soprattutto in questo periodo sono molto vicino alla squadra, per formare uno spogliatoio, per un certo tipo di formazione, per quelle regole non scritte”.  

Quali obiettivi vi siete posti?
“La società vorrebbe migliorare quanto fatto lo scorso anno, io non sono per i proclami ma non possiamo nemmeno nasconderci, vorremmo fare un campionato di vertice costruendo il nostro cammino domenica dopo domenica, se saremo bravi arriveremo fino in fondo”.

C’è qualche giocatore su cui hai puntato particolarmente?
“Qui c’era già un giocatore per cui stravedo ed è Michael De Luca, io mi auguro e gli auguro che gli infortuni possano lasciarlo in pace per un po’, per me lui insieme a Frau potranno essere determinanti”. 

L’ironia della sorte ha voluto che anche la tua ex squadra, la San Marco sia qui: come è stato affrontarli sia in coppa sia alla prima giornata?
“In Coppa ne è uscito un pareggio sterile, in campionato ci siamo imposti 5-2 ma al di là di questi numeri mi ha fatto effetto pur essendo una San Marco molto diversa rispetto allo scorso anno, io a loro auguro ogni bene perché è sempre casa mia, il mio quartiere, la società dove gioca mio figlio grande e da quest’anno gli farà compagnia anche il piccolo, spero che possano raggiungere quanto prima l’obiettivo salvezza e tenersi stretta questa categoria, gli ho dato tutto me stesso nei sette anni in cui sono stato lì, sono una tappa troppo importante del mio cammino”.

A proposito del tuo cammino: come direttore sportivo cosa ti aspetti da questa annata? 
“Mi aspetto di ampliare il mio bagaglio, ripeto qui posso attingere a nuove realtà e formarmi ulteriormente, è un’esperienza che potrebbe accrescere ulteriormente le mie competenze, me lo auguro, ma per adesso testa al campo e alla prossima, domenica c’è il Parabiago”. 

Mariella Lamonica

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