In direzione contraria perché, ogni tanto, le cose cambiano in modo repentino e inaspettato. Questa è la situazione della Robur Saronno, club che, partito con l’idea di costruire una squadra, a metà percorso ha dovuto cambiare decisamente rotta e fare i conti con alcune oggettive difficoltà legate alle scelte effettuate da giocatori-simbolo come Jack Mariani, Filippo Politi, Andrea Marusic, Lollo Gergati e Marcello Cozzoli che, un motivo o per l’altro, sono stati costretti ad abbandonare la società del presidente Ezio Vaghi. Ecco quindi spiegata, in breve, l’entrata in scena della classico “piano B“.

“Piano B che peraltro – precisa Marco Novati, general manager Robur Saronno – avevamo già ben ponderato e preso in considerazione. Una seconda via che, come avevo già avuto modo di accennare, prevede di ripartire dal nostro folto gruppo di giovani. Prima di tutto dai già sgamati, ovvero da ragazzi come Tresso, De Capitani e Quinti che, lo sanno tutti, sono considerati titolari e pure di alto livello”.

Non solo loro però.
“Esatto. Accanto a questi giovani già esperti, ci sarà un altro drappello di prodotti del nostro settore giovanile che abbiamo intenzione di lanciare: mi riferisco al quartetto composto da Fabbian, Cova, Motta e Figini, tutti esterni con ruoli tra il play-guardia e guardia-ala piccola. Con questi giovani, gran parte dei quali sono Under, arriviamo a quota sette giocatori. Però, è ovvio, siamo consapevoli che i giovani, per quanto bravi e talentuosi come i nostri, non possono bastare per disputare una stagione di alto profilo. Dunque…”.

Dunque?
“Abbiamo confermato un pezzo da novanta come Pietro Fusella, centro esperto dotato di grande qualità tecniche e umane. Poi, sul mercato, abbiamo preso, anzi, riportato a casa le due “B”, Bellotti-Beretta: due giocatori che abbiamo già avuto con noi e, nemmeno il caso di sottolinearlo, riabbracciamo con grande piacere. Entrambi per il loro ruolo, sono attesi ad una stagione da protagonisti: Bellotti come playmaker con esperienza e grande vitalità, Beretta nei due spot perimetrali. Nel pacchetto dei giocatori esperti resta in sospeso la posizione di Alessandro Gurioli che deve decidere cosa fare in un momento importante della sua vita e carriera. Noi, attendiamo un suo cenno perché, è chiaro, ci dispiacerebbe tantissimo dover rinunciare ad un ottimo giocatore e, soprattutto, ad un ragazzo stupendo che non a caso è il capitano del nostro gruppo”.

Oltre a questo, manca ancora qualcosa?
“Siamo ancora alla ricerca di un’ala di grande spessore tecnico e di certificata duttilità tattica che possa essere utile ed efficace in tutte le zone del campo”.

A squadra quasi completata, per quale obiettivo partirete?
“Cambiano i giocatori e muta la morfologia della squadra, ma non cambiano il traguardo che è imposto da tradizione e qualità del roster. Corriamo per conquistare un posto tra le prime quattro e confidiamo di raggiungerlo anche con una Robur da nuovo corso”.

Massimo Turconi

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