Finisce con una vittoria per 91-98 la trasferta della Pallacanestro Varese sul campo della Tezenis Verona. Una vittoria che lancia sempre di più i biancorossi in classifica e avvicina le Final Eight di Coppa Italia. Andiamo a vedere i voti di serata in casa biancorossa.

Ross 5.5: Dopo la grandissima prestazione di settimana scorsa, vive una serata più in sordina. Fatica ad entrare in ritmo, soprattutto in attacco, dove trova molti errori al tiro. In difesa viene subito condizionato da due falli nel primo quarto e finisce per farne 5, chiudendo in anticipo la sua partita. Soffre intensità e fisicità del duo Casarin-Cappelletti ma poi, alzi la testa, guardi il tabellone e leggi 10 alla voce punti segnati. Così ti accorgi che anche nei momenti in cui sembra fuori dal match, Colbey c’è sempre.
Woldetensae 8: MVP di serata in casa biancorossa. 19 punti in 23 minuti, ma al di là di questo è la sostanza della sua partita che gli vale il voto più alto in casa OJM. Tornato letale nel tiro da tre punti, dove chiude con il 63% con 5/8, mostra una nuova verve anche in fase d’impostazione tattica, gestendo al meglio tanti palloni e tornando a ricoprire quel ruolo di falso playmaker, soprattutto nei momenti di assenza di Ross dal parquet, che l’anno scorso faceva molto bene. In difesa si sbatte, sporca e recupera tanti palloni, limitando al meglio Bortolani.
De Nicolao 6: Sale in cattedra nel momento più duro della partita di Varese, con il ritorno di Verona che si fa impetuoso. Come sempre gestisce al meglio la palla e soprattutto dà verve in difesa, che diventa importantissima per recuperare quei 3/4 palloni nel finale che portano alla vittoria i suoi compagni.
Reyes 7: Gara di sostanza e molta solidità quella del 12 biancorosso. Vive i primi due quarti fatti di altissimi hype, conditi dal solito atletismo che apre in due la difesa scaligera, dando alternative e soluzioni alla manovra offensiva dei suoi, tirando sia da due che da tre, vero e proprio rebus per Verona. Negli ultimi due periodi colpisce meno in attacco ma è determinante in difesa per reggere l’urto gialloblu sotto le plance.
Librizzi 6: Pochi minuti per dare fiato ai suoi compagni che sugli esterni vivono una serata di grandi sforzi. Regge bene in campo, tentando anche una penetrazione che non trova di pochissimo il fondo della retina.

Ferrero 7: Concretezza e qualità. La capacità del “Gianca” di rispondere sempre presente, con giocate e canestri pesanti, ogni qualvolta venga chiamato in causa è assolutamente disarmante. Anche stasera un fattore.
Brown 7: Perché è vero che ha pasticciato più del solito, è vero che non ha vissuto la sua miglior serata, è vero tutto quello che volete, ma poi il canestro fuori da ogni logica del 91-95, i due liberi finali e più in generale una partita intera vissuta, difensiviamente parlando, senza mai risparmairsi nemmeno su un pallone giustificano, o quanto meno fanno il pari, con tutti i possibili errori che ha commesso.
Caruso 6.5: Meno spazio del solito per Willie che però, quando è in campo, fa sempre sentire la sua presenza. In attacco è sempre al posto giusto al momento giusto, soprattutto quando si trova a dover correggere tanti tap-in che rimangono sospesi in area, mentre in difesa limita benissimo le giocate di Holman, che qualche grattacapo glielo procura, e di Johnson.
Owens 6.5: Ancora tantissime sbavature nella partita del numero 42 biancorosso, soprattutto in difesa dove non riesce a trovare la sua collocazione tattica in campo. E’ indubbio però che l’apporto a livello di presenza e di struttura in squadra siano stati nettamente più impattanti di quelli delle ultime uscite. Gli manca ancora quella giusta cattiveria e concretezza soprattutto nella lotta a rimbalzo, dove da lui, così come da Caruso, tutta Varese si aspetta un po’ di più, anche se il passo in avanti di questa sera del lungo americano, è evidente.
Johnson 7,5: 16 punti, 8 rimbalzi, più dei due lunghi biancorossi messi assieme. Presenza costante in ogni angolo di manovra biancorossa, che sia in attacco o in difesa. E’ vero, quei possessi finali del quarto quarto, completamente errati, giocati in un uno contro uno senza senso, hanno rischiato di compromettere la partita dei suoi. Però poi segna quel canestro da tre punti fuori da ogni logica, dal peso elevatissimo, che di fatto risulta decisivo nell’economia della vittoria biancorossa. Si carica anche il peso emotivo del match sulle spalle, incentra su di sè le “ira” dei tifosi di casa, se le fa scivolare addosso ed esulta a fine partita, per una vittoria nella vittoria. Leader pazzo di una squadra pazza.

Alessandro Burin

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