Continuano a muoversi le carte in casa Pallacanestro Varese. Dopo l’arrivo del gruppo Pelligra e l’inizio di una nuova era per la società biancorossa, che si appresta a vivere, almeno nelle intenzioni, un nuovo quinquennio di sviluppo e crescita sportiva ed economico-finanziaria, i biancorossi sono ora chiamati però, dopo aver dato anche avvio alla nuova campagna abbonamenti, a costruire la squadra che il prossimo anno dovrà iniziare questo nuovo percorso sul campo.

In attesa ancora di capire chi mai potrà essere il nuovo allenatore biancorosso e con lui quali eventuali novità ci saranno nello staff tecnico, partendo dal punto fisso Alberto Seravalli e dalla sempre più probabile conferma di Silvio Barnabà, la Openjobemtis ha già praticamente chiuso 6 decimi del roster.

Partendo dal presupposto che senza coppe europee la società dovrebbe optare per il 5+5, ad oggi Varese conta tra le sue fila capitan Ferrero, Caruso, Librizzi, Woldetensae, Reyes e De Nicolao. Quest’ultimo, a due giorni dalla possibile escape a proprio favore con Varese è prossimo al rinnovo con adeguamento, come più volte raccontato, per un ruolo di primaria importanza nel nuovo progetto biancorosso. Sembrerebbe quindi sventata l’ipotesi un Ruzzier bis, con un addio del play veneto all’ultimo minuto lontano dal potersi realizzare.

Per completare la squadra dunque, tenuto conto che in questo momento Keene, Beane e Vene sono fuori dall’orbita biancorossa, Varese dovrà lavorare in maniera mirata su 4 ruoli: l’asse play-pivot, centrale per le sorti della squadra del prossimo anno, una guardia ed un ala, potenzialmente più grande che piccola, con Reyes che fungerà da pendolo tra le posizioni di 3 e di 4, come fatto negli ultimi mesi della passata stagione.

Un quartetto di giocatori assolutamente da non sbagliare per i biancorossi, due dei quali saranno scelti dal duo Arcieri-Scola nel viaggio in America alla volta della Summer League a partire dai primi giorni di luglio: presumibilmente verrano attenzionati maggiormente il centro, che dovrà essere dinamico e adatto al gioco verticale ed il playmaker, cervello e metrono della prossima Varese. E chissà che magari dall’America GM e AD biancorosso non tornino anche con il nuovo coach. L’attesa cresce, il tempo passa, la nuova Varese che verrà attende risposte.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui