Dopo aver collezionato un solo punto in sette giornate, il Morazzone ha deciso di cambiare la guida tecnica e di affidare la panchina ad Alessandro Marzio. Da quel momento sono arrivati 7 punti in quattro partite. Marzio ha cercato di trasmettere alla sua squadra tranquillità e più certezze possibili. L’allenatore ha alle spalle un passato da calciatore e questa sua esperienza è stata fondamentale per riuscire a comunicare al meglio con i propri ragazzi durante un periodo di difficoltà. L’obiettivo è la salvezza ma ai ragazzi Marzio ha detto di non guardare la classifica: solo col lavoro e migliorando in ogni aspetto potranno arrivare i risultati.

Dopo la bella vittoria contro la Besnatese (attualmente sesta in classifica), il Morazzone si prepara ad affrontare l’ultima della classe in quella che Marzio definisce “la partita più difficile tra quelle giocate fin’ora”.

Come è riuscito a fare cambiare rotta alla squadra?
“In qualsiasi ambito per uscire dai momenti di difficoltà bisogna lavorare. Il primo aspetto su cui ci siamo concentrati è stata la difesa. Stiamo ancora cercando di migliorare alcuni aspetti, dall’organizzazione ad alcuni principi della fase difensiva: penso sia un aspetto fondamentale del gioco. Ogni allenatore ha una visione diversa del calcio e da quando sono arrivato ho cercato di dare le mie idee e lavorare sui dettagli”.

In una situazione come questa quanto conta l’aspetto mentale?
“Conta moltissimo e penso che il cambio di allenatore porti molti stimoli e inconsciamente è come se si ripartisse da zero. Io ho sempre cercato di far lavorare le mie squadre nella fatica, perché è solo così che ci si prepara ad uscire dalle difficoltà: situazione in cui ci troviamo noi al momento. Proprio perché siamo in un momento in cui ancora  può subentrare dell’ansia, per me è fondamentale cercare di trasmettere tranquillità e dare più certezze possibili alla squadra”.

Quanto aiuta il fatto di essere stato dall’altra parte?
“Ovviamente è molto importante conoscere determinate dinamiche anche dall’interno e averle vissute sulla propria pelle. Nel bagaglio di un allenatore l’esperienza maturata sul campo può risultare determinante in alcune circostanze. Riuscire a capire quali sono gli aspetti positivi dei momenti difficili ti permette poi di poterli trasmettere alla squadra, da allenatore. È altrettanto vero che ogni gruppo è diverso e riuscire a trovare il modo migliore per comunicare con chi hai di fronte è un aspetto fondamentale del ruolo da mister”.

Quali sono i vostri obiettivi stagionali?
“Dobbiamo continuare a migliorare sotto ogni aspetto: sono i risultati a dare la misura del tuo percorso. Quando sono arrivato ho detto ai miei ragazzi di non guardare la classifica: sono certo che se lavori bene poi anche quella migliora. Ora è importantissimo uscire dalla zona retrocessione, impresa non semplice dato che anche le altre squadre, giustamente, non stanno a guardare. Anche se dovessimo riuscirci sarà importante non pensare di aver finito il nostro lavoro e anzi continuare nel percorso di crescita”. 

Cosa vi può dare la vittoria contro la Besnatese?
“Siamo contenti del risultato, soprattutto per come siamo arrivati alla partita. La settimana prima avevamo perso un match al 91′ minuto contro la prima in classifica al termine di una garden prestazione: essere riusciti a portare a casa i tre punti nella partita successiva l ci ha dato grande forza soprattutto a livello mentale. Continuare a fare prestazioni di livello e dare continuità di risultati anche contro squadre di alta classifica può darci sicuramente uno slancio positivo”.

Come vi state preparando al match contro l’Aurora CMC Uboldese?
“Mi sono limitato a dire ai miei ragazzi che la nostra mentalità non deve cambiare in base all’avversario che ci troviamo di fronte: abbiamo un’identità precisa e non dobbiamo snaturarci. Anche i nostri avversari stanno facendo di tutto per uscire dalla situazione di classifica in cui sono: rischia di essere la partita più difficile che abbiamo affrontato finora”.

Giovanni Enrico Civelli

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