Qualora ce ne fosse bisogno, la vittoria contro la Real Calepina ha dato entusiasmo, consapevolezza e vigore alla Varesina. Per un ostacolo superato, le Fenici si apprestano ora a scalare una montagna chiamata Desenzano, ma l’obiettivo biancorossoblu in vista del primo turno di Coppa Italia (fischio d’inizio domani alle ore 16.30) è quello di vincere per regalarsi un’altra domenica col sorriso.

“Domenica siamo partiti forte, forse anche troppo, e nella ripresa siamo calati vistosamente perché non abbiamo ancora i 90’ nelle gambe – è l’analisi a freddo di mister Marco Spilli –. Abbiamo pagato il pressing alto, e questo ci servirà da lezione per capire il dosaggio delle forze, anche se non abbiamo sofferto più di tanto. Al contrario, i presupposti per il raddoppio non sono certo mancati e on il 2-0 avremmo saputo gestire meglio il finale, ma è arrivata comunque un’importante vittoria fuori casa”.

La contesa è stata decisa da uno dei pezzi pregiati della campagna acquisti al debutto in Serie D. Prendendo l’esempio di Luca Malvestio, ed estendendo il discorso a tutti gli altri, ora più che mai è importante lavorare sulla testa?
“Lavorare sulla mentalità dei calciatori è sempre importante. Luca deve impegnarsi come tutti gli altri per fare uno step avanti e lo sa benissimo. Ha iniziato con personalità e tantissima voglia di strafare, caratteristica positiva che di certo non voglio togliergli; imparerà lui a gestirsi col tempo perché la categoria lo richiede e non a caso nella ripresa ha ben presto accusato i crampi. Il calcio è uguale a tutti i livelli, ma più sali più aumenta il tasso tecnico e l’intensità, aspetti che la sfida di domenica ha confermato in pieno”.

Con una settimana di lavoro in più alle spalle qual è la condizione attuale della Varesina?
“Siamo in salute e spensierati perché le cose stanno andando bene, frutto del lavoro quotidiano che va intensificato giorno dopo giorno perché ci servirà ancora del tempo per amalgamarci al meglio. Di sicuro c’è un bel clima e non manca l’ottimismo”.

Spensieratezza e ottimismo saranno ingredienti chiave per domani: contro il Desenzano si alza il livello.
“Affrontiamo una squadra costruita per vincere, per cui direi proprio che il livello si alza di parecchio. Non voglio sentir parlare di discorsi difensivistici, anche se è oggettivo che dovremo attuare un’eccellente fase difensiva per far fronte al loro potenziale offensivo; viceversa sappiamo di dover attaccare bene”.

Il fatto di giocare la trasferta a Brescia può rappresentare un vantaggio per voi?
“Sarò sincero: quest’ipotesi non l’avevo nemmeno presa in considerazione. Ti saprò rispondere a fine partita, anche se nel calcio moderno il discorso di giocare in casa vale relativamente. Noi, ad esempio, lo scorso anno abbiamo fatto più punti in trasferta: le squadre di oggi sono ben propense a giocarsela a viso aperto a prescindere dal fattore campo”.

Che partita dobbiamo aspettarci?
“Mi aspetto le stesse cose di domenica scorsa. Noi dovremo essere bravi a cancellare la partita precedente e ripartire con la stessa voglia di continuare a stupire. Nella nostra storia in Serie D non avevamo mai passato un turno in Coppa Italia, per cui abbiamo già fatto qualcosa di importante, ma bisogna sempre alzare l’asticella con umiltà senza porci limiti. L’11 titolare? Non ci sarà Poesio in via precauzionale, ma rientreranno Gasparri e Zefi dopo aver scontato la giornata di squalifica. Abbiamo tesserato Clerici, un ’04 molto promettente in arrivo dall’Inter, e potrà darci una bella mano nelle rotazioni. La formazione sarà bene o male simile, magari ci sarà qualche variazione, ma sappiamo che è l’atteggiamento a fare la differenza”.

Matteo Carraro

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