Lui non conosce loro e loro non conosco lui, ma 8 gol in 13 partite ed un quarto posto con 24 punti con la Pro Azzurra Mozzate valgono almeno un paio di indizi chiave: Marco Dell’Occa si è presentato così nel girone A di Prima Categoria.
Classe ’98, da vent’anni sul campo da calcio, il primo quello della “Bregnanese” accanto a casa, idolo, per un mancino tutto tecnica, non può che essere Lionel Messi: “Spero vinca il Mondiale per chiudere il cerchio, Messi è quel giocatore che ti fa innamorare del calcio”. Quindi il tuo pronostico è Argentina? No quella è la speranza, il pronostico è Spagna, giocano troppo bene, Gavi è un 2004 e sembra avere l’esperienza di un veterano, credo sia difficile batterli”.

Venendo al “calcio che conta”, cosa mi dici di questa prima parte di campionato? Sei soddisfatto del percorso di squadra?
“Siamo partiti bene e stiamo rispettando gli obiettivi che ci siamo prefissati, ora speriamo di farlo fino alla fine, credo che onestamente il Gallarate con 6 punti di vantaggio dopo 13 giornate difficilmente li perderà e li vedo lanciatissimi, ma per il resto è tutto aperto, bagarre playoff compresa, noi stiamo giocando bene, siamo una squadra molto giovane ma ci stiamo facendo valere, c’è davvero la voglia di arrivare lontano”. 

E del tuo percorso?
“Parto col dire che 8 gol non li avevo mai fatti, non sono mai stato un grande bomber, gioco un po’ più lontano dalla porta ma quest’anno devo dire che la squadra mi sta mettendo nelle migliori condizioni possibili anche da questo punto di vista, sono felice di come stia andando la mia stagione, un po’ di prima squadra l’ho fatta penso di essere, ora, maturo al punto giusto, io sono uno che prende tutto, le cose belle e le cose meno belle e cerco di lavorarci sopra, spero di fare sempre meglio e di poter crescere ancora”.

Nonostante la giovane età hai girovagato un po’: l’esordio in serie D a 18 con la Folgore Caratese, poi Eccellenza e Promozione con Nibionno, Meda, Base 96, Lissone e lo scorso anno sei mesi al Rovellasca, come mai quest’estate sei arrivato proprio alla Pro Azzurra Mozzate?
“Mi ha chiamato il ds Canino e mi ha detto che mi voleva qui, mi ha chiesto di sposare il progetto e mi ha fatto capire che sarei stato un pezzo importante, ci ha messo poco a convincermi, ma soprattutto alle parole sono seguiti i fatti, non posso che essere felice di questa scelta, sono arrivato al momento giusto”.

C’è qualche compagno di squadra che conoscevi e qualcuno che ti ha stupito?
“Conoscevo già i fratelli Cantaluppi perché eravamo insieme alla Folgore, ma nessuno degli altri, mi hanno stupito i “vecchi”, Mireku, che domenica è tornato anche al gol proprio sul campo dove si era fatto male un anno fa, Brenna, Cremona, non pensavo potessero essere di questo livello, ma più di tutti mi ha stupito Chiarion, è veramente di un’altra categoria”.

In questo campionato ti stai facendo conoscere a suon di gol e prestazioni, ed il campionato e soprattutto questo girone, come si stanno facendo a conoscere ai tuoi occhi?
“Non lo conoscevo e devo dire che è molto avvincente, combattuto, può sempre succedere di tutto, non pensavo fosse così tirato, ci sono squadre, tipo la Valceresio, che sono dietro e con cui abbiamo fatto molta fatica, ed altre, tipo Arsaghese, che stanno risalendo alla grande, è una battaglia aperta su tutti i fronti”.

Fra queste c’è qualche squadra che temi di più per la lotta playoff?
“Sinceramente le temo tutte quelle davanti, non perché dietro non siano forti ma perché loro comunque sono costrette a rincorrere, Laveno mi ha stupito, è davvero un’ottima squadra, con la giusta cattiveria agonistica, anche il San Michele è una buonissima formazione e può dire la sua, così come l’Union Villa Cassano”.

Di recente avete affrontato anche un cambio in panchina, da mister Piazzi a mister Papis, come lo hai vissuto?
“È stata una scelta societaria ed entrare nel merito non mi compete, mi trovanvo bene con mister Piazzi sia come uomo sia come allenatore, devo dire che anche mister Papis, che conoscevo solo di nome, ci sta dando una grossa mano, abbiamo cambiato un po’ modulo e nelle ultime due partite abbiamo fatto anche tanti gol, per lui poi è un ritorno, credo che ritrovare ragazzi che aveva già allenato sia stato anche un fattore nella sua scelta”.

Domenica arriva la Sommese, altra formazione che sta stupendo con il terzo posto e i 25 punti messi in tasca fino ad oggi, che gara ti aspetti?
“Non conoscendoli mi aspetto una gara tirata, talmente tirata che o sarà uno spettacolo o sarà uno di quegli scialbi 0 a 0, spero la prima, ho guardato anche qualche statistica e devo dire che quanto a gol fatti e subiti siamo più o meno lì lì, questo mi lascia immaginare ancor di più che ci sarà un certo equilibrio”. 

L’anno ormai sta per chiudersi, cosa ti auguri per il 2023?
“A livello calcistico mi auguro sia l’anno giusto per toglierci qualche soddisfazione, la scaramanzia non può portarmi a dire niente di più ma ci siamo capiti, il pallino è lì (ride ndr), personalmente non ho un obiettivo in particolare ma spero di poter crescere e maturare anche sotto altri aspetti di vita”.

Mariella Lamonica

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