Forse l’incrocio più pericoloso da qui alla fine della regular season. Non tanto per il valore assoluto dell’avversario. Quanto per le implicazioni sul cammino della salvezza. Lo stress test di domani a Seregno (ore 17.30, stadio “Ferruccio”) costituisce per la Pro Patria la possibile certificazione dello stato di grazia ultimo scorso (3 vittorie consecutive come solo SudTirol e Padova). Di fronte, una formazione dilaniata da fibrillazioni dentro (soprattutto) e fuori lo spogliatoio che hanno prodotto una sola vittoria (contro la Lanterna Legnago) nelle ultime 16 in cui sono stati fatturati la miseria di 8 punti (con 10 sconfitte). A +3 sui playout (e -1 dai playoff), i biancoblu inseguono l’allungo decisivo. Per proteggere sul campo una categoria che (a seguire) andrà tutelata anche fuori.

Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio. Minacce, chat intimidatorie, botte, un pugile cooptato alla bisogna, il club in vendita. Tanto da arrivare a parlare di “metodo Seregno”.  Più che un anno vissuto pericolosamente, il campionato dei brianzoli ha sdoganato in Serie C la sceneggiatura di Pulp Fiction. D’altro canto, con l’ex DG Ninni Corda nei paraggi le storie tesissime sono una specialità della casa. Ora, il -6 dalla salvezza diretta impone agli azzurri un finale miracolistico. Dopo i bustocchi, l’oroscopo propone Giana, Trento, Lecco e Piacenza. Nella sconfitta per 1-0 di domenica a Bolzano, Alberto Mariani ha schierato 3-5-2 con Tozzo tra i pali; Solcia, Rossi e Gemignani in difesa; Balzano, Vitale, Mandorlini, Marino e Valeau in mediana; Cocco e Gomes in avanti.               

Seregno dei tempi. Primo incrocio datato 5 novembre 1933, 6 trascorsi in B, 53 complessivi in campionato (più 2 in Coppa Italia, entrambi vinti dalla Pro Patria) con buchi di frequentazione di 22 (1947/1969) e di 21 anni (1995/2016). Insomma, storia e aneddotica bustocco/brianzola piuttosto fitta. Per la stretta contabilità, 24 successi tigrotti, 15 pareggi e 14 vittorie del Seregno (8/8/10 al “Ferruccio” e dintorni). I biancoblu non vincono in trasferta dal 10 settembre 1994 (1-3 in CND). All’andata agonico 0-0 all’indomani dell’approdo di Sgai allo “Speroni”.

Nero per antico pelo. Punti pesanti, arbitri esperti. Sillogismo sottacente alla designazione ricaduta su Francesco Luciani della sezione di Roma 1 (Michele Somma di Castellammare di Stabia ed Emanuele Spagnolo di Reggio Emilia gli assistenti, Davide Matina di Palermo il quarto ufficiale). Il fischietto capitolino è un veterano alla quinta stagione in Lega Pro con 67 gare dirette, bilancio filo casalingo (29 successi interni, 16 esterni, 22 pareggi), 233 gialli, 8 rossi (5 diretti) e 18 rigori. Precedenti variegati compreso Brianteazo bustocco in Coppa Italia.

23 marzo 2019  Lucchese – Pro Patria  3-1
6 novembre  Monza – Pro Patria  2-3 dts  Coppa Italia
21 dicembre 2021  Seregno – Triestina  0-1    

Stai Seregno. In considerazione dello snodo decisivo della stagione e della prossimità della meta, il Pro Patria Clubs ha organizzato un pullman gratuito per chi volesse raggiungere il “Ferruccio” in compagnia. Posti vicini all’esaurimento.    
L’ora legale. Il match della 35^ tra Pro Patria e Triestina è stato anticipato alle 14.30 dalle originarie 17.30 (sabato 2 aprile, stadio “Speroni”).                             

Giovanni Castiglioni

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