Salvezza doveva essere e salvezza è per la Openjobmetis Varese che batte 103-92 la Fortitudo Bologna dopo una partita bellissima in cui i biancorossi hanno mostrato probabilmente tutto quello che è stata questa stagione: la sofferenza, la rincorsa, la propria forza e la gioia finale.

Partita dalle mille emozioni, come prevedibile potesse essere, con i biancorossi che dopo una prima parte di gara giocata punto a punto con i bolognesi, prendono in mano la partita ed il proprio destino con un grandissimo secondo tempo, nel quale si scatena letteralmente la potenza offensiva biancorossa.

Due punti che consegnano così il primario obiettivo stagionale, raggiunto al termine di una cavalcata davvero delle più impronosticabili ma che di fondo ha trovato una grandissima unione di tutto il gruppo, come sottolinea coach Seravalli al termine della partita: “Sapevamo che sarebbe stata una partita da giocare fino alla fine, da giocare possesso dopo possesso, perché loro sono molto bravi. I ragazzi sono stati bravissimi, in difesa qualcosina potevamo fare meglio ma nei possessi decisivi non abbiamo sbagliato e in attacco abbiamo giocato con ritmo e positività. Penso che avere sette giocatori in doppia cifra sia un grandissimo segnale di fiducia da parte della squadra. Sono estremamente soddisfatto e questa vittoria va a premio di un grandissimo lavoro fatto da luglio per tutti. Dedico la vittoria a tutte le persone che mi sono più vicine, alla mia famiglia ed a tutto il gruppo di lavoro. Abbiamo fatto tanti cambi in questa stagione, tante piccole rivoluzioni ma in tutto questo la società ci ha sempre fatto sentire molta vicinanza e sostegno e questo è stato fondamentale“.

Una partita, quella di stasera con la Fortitudo, che ha trovato la sua chiave di volta nella grandissima ripresa giocata dai biancorossi: “Nel secondo tempo siamo andati su di ritmo, muovendo palla da un lato all’altro e tutti sono stati bravi a concludere. I nostri esterni hanno fatto una partita molto completa sia dal punto di vista realizzativo che di gestione e circolazione della palla. Volevamo giocare il nostro basket ed i ragazzi sono riusciti a farlo bene. Mi aspettavo una gara combattuta e così è stato ma i ragazzi venivano da un’ottima settimana di allenamenti e hanno dimostrato tutto quello che di buono avevo visto“.

Una vittoria arrivata davanti ad un Lino Oldrini gremito e caldissimo che mai in questa stagione: “Già a Tortona sembrava di giocare in casa perché l’amore della gente di Varese è qualcosa di unico. Mi sono emozionato fin dal principio oggi, abbiamo sentito il pubblico vicino a noi e tutto questo fa sentire un senso di unione con la gente bellissimo“.

Varese che vince con la Fortitudo ritrovando quella freschezza, mentale e fisica, che era un po’ mancata nelle ultime uscite, soprattutto pensando alle sfide contro Trieste e Treviso: “Giocare un turno infrasettimanale a fine stagione è pesante. Giocare 3 partite in sette giorni un po’ si sente. La settimana è stata impostata pensando solo a noi e magari questo ci ha tranquillizzato, non abbiamo pensato troppo a Bologna, risparmiando secondo me stress ed energie mentali. I ragazzi da martedì ad oggi sono stati encomiabili“.

Di tutt’altro umore coach Antimo Martino, che dopo questa sconfitta vede la sua squadra sempre più a rischio retrocessione: “Complimenti a Varese che ha giocato la partita con molta più energia di quanto abbiamo fatto noi, vincendo meritatamente. In una partita di tale importanza è inaccettabile subire più di 100 punti. Abbiamo faticato nell’interpretare la gara, perdendo i vantaggi della nostra fisicità con Groselle costretto a lavorare sempre sull’atletismo di Vene e Benzing nel ruolo di 5 per tutti e 40 i minuti. Situazioni che ci hanno costretto ad abbassare spesso i quintetti e snaturandoci un po‘”.

Alessandro Burin

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