Non poteva esserci epilogo più bello per la Varesina e mister Spilli, alla prima partita casalinga dopo il ritorno in Serie D: la formazione rossoblu, infatti, è uscita trionfante da un match spigoloso ma ben amministrato, grazie alle reti di Ekuban, Bernardi e Sali. La cornice di pubblico ha regalato uno scenario di categoria, come conferma l’allenatore toscano: “Vincere è sempre bello, ma naturalmente farlo in casa al primo match stagionale è qualcosa di speciale“.

Prestazione di livello quindi? Per Spilli è così: “Abbiamo meritato la vittoria, contento per l’atteggiamento e soprattutto per la prestazione del tridente offensivo. Le numerose parate del portiere avversario ne sono una conferma. Il merito però è anche della panchina lunga che abbiamo, capace di fa rifiatare i titolari offrendo qualità ed efficacia. Penso proprio di avere una bella squadra tra le mani, dobbiamo però ragionare step by step. Ci vorranno almeno una decina di partite per capire davvero chi siamo“.

Una Varesina molto propositiva nei primi minuti delle due frazioni, poi è venuto fuori l’agonismo del Breno a mettere in difficoltà la squadra di casa. Il forte caldo di oggi può aver influito sui rallentamenti di gioco? “Noi abbiamo concesso poco agli avversaririsponde SpilliSpadavecchia è stato poco impegnato e ha sempre risposto bene. Abbiamo dominato per venti minuti nel primo tempo e siamo usciti bene nel secondo, prendendoci di forza il successo. Dobbiamo capire se i cali dimostrati durante il match siano riconducibili alla stanchezza oppure alle caratteristiche di ogni singolo giocatore“.

A proposito di giocatori, oggi prestazione positiva da parte di tutti, anche se rispetto a settimana scorsa è sembrato in ombra Orellana: “Marcelo è dispiaciuto per l’occasione da gol mancataavanza il mister -, nonostante avesse fatto un colpo sotto delizioso. Per le qualità che ha, eravamo sicuri ci portasse sul 2-0 e l’errore lo ha forse condizionato. Io e i ragazzi lo abbiamo consolato e stimolato, ci sta sbagliare proprio come dimostrato dal portiere avversario nel finale di gara. Quello che è importante è saper reagire di fronte alle difficoltà“.

Inviato Dario Primerano

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