Il raduno a soli 22 giorni dall’esordio in Coppa Italia e a quattro settimane dalla prima di Campionato è testimone delle contingenze tecnico/societarie. L’Alessandria si è ritrovata sabato per aprire la stagione 2022/23 dopo la ferale retrocessione dalla B. Club in vendita ormai da tempo con il Presidente Di Masi alle prese con due trattative di cessione peraltro ancora abbondantemente in nuce.

Nel frattempo, management piemontese (imperniato sul piano formale dal DS ex biancoblu Fabio Artico prima dell’avvicendamento con il nuovo Responsabile dell’Area Tecnica Cerri), costretto ad asciugare un payroll superiore ai 7 mln con cessioni a nastro. Congedati dal “Moccagatta” Chiarello, Mustacchio, Prestia e Corazza, restano residui sotto contratto 12 giocatori (tra cui gli ex tigrotti Giorno e Kolaj), comunque destinati a non far par parte del “progetto” dei Grigi. Insomma, pesante ridimensionamento con organico che sarà composto dai 7 under già contrattualizzati, soli giovani in prestito da società di A e B e “3 elementi con esperienza nella categoria”. Secondo dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi al Centro Coordinamento dei tifosi dallo stesso vertice mandrogno. Della serie, salvezza (complicatissima) come unico possibile target dell’annata.              

Aspettando la composizione dei Gironi che (stando alle indiscrezioni), potrebbero prevedere causa latitudine l’Alessandria inserito nel raggruppamento B, la squadra si è ritrovata agli ordine del tecnico delle Giovanili Rebuffi. Erede (temporaneo?) di Moreno Longo fresco di rescissione e di commiato via Instagram:

Ciao Orso, posso solo dirti grazie per avermi dato la possibilità di entrare a far parte del popolo grigio. Grazie per l’accoglienza in città, per il sostegno unico e incessante che abbiamo ricevuto dentro e fuori dal campo. Insieme abbiamo scritto la Storia, riportando l’Orso in serie B dopo 46 lunghi anni. Purtroppo anche nelle favole più belle a volte non c’è il lieto fine, lo avremmo meritato noi e voi che abbiamo lottato contro tutto e tutti, senza risparmiarci mai con dignità e orgoglio. Porterò con me tanti bei ricordi, gioie e dolori, e tanti insegnamenti come la maturità di una Curva che dopo la gara col Vicenza ci ha applaudito e spronato, come solo una mamma con un figlio potrebbe fare. Salutarvi in un momento così complicato mi provoca tanta tristezza, vi auguro di cuore che il futuro possa al più presto volgere verso le più grandi soddisfazioni che il nostro Orso merita”.

Giovanni Castiglioni  

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