Il mondo del calcio si sa, da un paio di anni a questa parte appartiene sempre di più alla categoria business, se per quanto riguarda i piani alti della scala calcistica questo discorso è assai ampio, ormai anche il calcio dilettantistico inizia a guardare in questa direzione, seppur in forma minore. Ecco perché, trovare quella che è una piacevole eccezione a questa regola è di certo meritevole di attenzione e approfondimento. Stiamo parlando dell’Union Oratori Castellanza, polisportiva che fa riferimento agli oratori Sacro Cuore e San Giuseppe di Castellanza e che quest’anno, con la propria Prima squadra, dopo diversi anni nella Delegazione di Legnano è stata inserita nel girone A di Varese in Terza Categoria.  “Ciò che ci interessa maggiormente è che i nostri ragazzi si divertano – spiega il mister della squadra Giovanni Tamborini la nostra formazione è composta prevalentemente da ragazzi del paese cresciuti insieme nel nostro settore giovanile, per cui è come se fossimo una specie di famiglia”.

Dopo due anni di Legnano la vostra Prima squadra ritrova il raggruppamento di Varese. Che sensazioni vi da essere ritornati nel varesotto?
“Dopo anni passati a Legnano ritroviamo il campionato di Varese, dove eravamo già stati nell’anno del covid, che non ha quindi reso possibile poter concludere la stagione. Posso dire che qui a Varese il livello è un filino più alto, perché ci sono molte squadre dei paesi ed alcune anche con una lunga storia alle spalle, mentre a Legnano, a parte quelle 2/3 squadre di blasone, le altre sono tutte formazioni di quartiere. Noi naturalmente non partiamo per vincere il campionato, ma proveremo a fare la nostra bella figura”.

Come stanno andando i primi allenamenti?
“Direi bene, già parecchi ragazzi sono tornati dalle vacanze e all’appello ne mancano pochi. Questa prima settimana iniziale ci stiamo allenando insieme alla Juniores, dopo di che ci divideremo anche perché iniziamo ad essere tanti numericamente”.

La vostra è una società di matrice oratoriana, ma che allo stesso tempo vanta una macchina organizzativa ben strutturata…
“La società è ben organizzata, beneficia di buone strutture sportive degli oratori e comunali, ha istruttori qualificati sia in termini tecnici che soprattutto educativi, nonostante siano loro tutti volontari. Abbiamo squadre sia in FIGC che CSI, maschili e femminili, composte tutte da ragazzi della zona. La nostra è una società composta da gente semplice e quando i ragazzi vengono da noi sanno di trovare un ambiente tranquillo, ma in cui alla fine si vanno a fare gli stessi campionati di realtà anche più blasonate”.

Non solo calcio, ma si tratta di una vera e propria polisportiva…
“Si abbiamo anche la pallavolo femminile che fa sia la FIPAV che il CSI, e poi abbiamo anche la pallacanestro con una squadra di adulti nel campionato CSI. L’anno scorso eravamo circa 350 atleti, ma prima del covid eravamo più di 500. Solo ora stiamo ricominciando un po’ a crescere come i numeri. Come ho detto, questo è un ambiente semplice, in cui facciamo tutto questo perché si ha la passione di fare tutto ciò”.

Ritornando al calcio, anche il vostro settore giovanile sembra funzionare niente male, visto che numerosi giocatori della Prima squadra provengono dal vostro vivaio…
“Praticamente tutti, perché a parte 2 o 3 sono tutti giocatori formati nel nostro settore giovanile. Questa è una filosofia che da i suoi frutti, perché penso allo scorso campionato Juniores in cui siamo arrivati primi con un gruppo che è stato insieme praticamente dai Pulcini, e che senza nessun fenomeno è riuscito ad imporsi proprio grazie a quest’unità. Speriamo che questo si possa ripetere anche con la Prima squadra”.

Anche a livello di tifosi, so che c’è sempre un gran seguito per le vostre partite…
“Si c’è parecchio seguito. Il 90% e oltre dei ragazzi sono di Castellanza, e per cui l’amico dell’amico viene a vederci, creando una bella cornice di clima quando si gioca in casa sia per la Juniores che per la Prima squadra”.

Per chiudere, qual è il vostro auspicio per questa stagione?
“In generale l’auspicio è sempre quello, che tutti quelli che vengono qui si divertano. Per i risultati vedremo, quello che sarà sarà. Penso che non faremo male, noi siamo una buona squadra, forse con l’unico limite di un’età media un po’ bassa. Poi vedremo anche le altre squadre come si sono attrezzate, visto che molte non le conosciamo bene”.

Francesco Vasco

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