Cileni popolo di santi (pochini per la verità), poeti (e qui andiamo decisamente meglio), ma non certo di allenatori. Perché per dirla tutta oltre a Manuel Pellegrini molto altro non c’è. Ma un santiagueño sull’argomento sembra poter andare controcorrente. Trattasi di Jorge Vargas, neo entrenador tigrotto presentato oggi alla stampa nella sua seconda personalissima giornata bustocca.

Quel gran genio del mio amico. La sorpresona dell’estate biancoblu è frutto del colaudato algoritmo turottiano sintetizzabile in “studio e intuizione“. Diavolo di un Biellese. Questa volta ha spiazzato davvero tutti. Compreso l’adagio che vorrebbe “Moglie (allenatore) e buoi dei paesi tuoi”: “Al 29°anno di attività nel calcio ho pensato che servisse un colpo. Una scelta suggeritami da un amico che già in passato mi ha fornito delle dritte. Vargas è un debuttante in questa categoria ma ha voglia di imporsi e mi ha sorpreso per alcuni punti di vista e per la sua visione del calcio”. Già, la visiòn. Quella del Tractor è chiara oltre ogni ragionevole dubbio: “Preferisco un 1-0 a un 4-0. Privilegio la solidità difensiva. Anche se proveremo a fare più possesso. Se possibile. Conosco bene il 3-5-2. Ripartiremo da lì provando ad aggiungere qualche particolare. Siamo convinti di poter far bene. Con serenità ed entusiasmo. La fortuna non arriva da sola”.

Il Sala sulla coda. Inevitabile finire sull’argomento vice e dintorni. L’ombra di Sala (e di Le Noci), non sembra pesare sul nuovo skipper della Pro Patria. Anzi. “Nel finale di stagione Sala ha fatto un capolavoro. Quella sarà la nostra base. Una persona non cambia una società. Lo si fa tutti insieme. Avere Sala alle spalle sarà un vantaggio. Ma in questi giorni ho parlato anche con Colombo. Credo molto nel confronto e nell’unione di intenti. Qualità che ho apprezzato in Donadoni con cui ho lavorato sia da giocatore che da assistente. Mi piace questa nuova avventura e credo nelle sorprese. Quando sono andato a Reggio pensavo di starci un anno e invece mi sono domiciliato stabilmente in Calabria. Si sta dove ti vogliono bene”. Sì ma, torniamo a bomba. E cioè sulla apparente mancanza (El Ingeniero di cui sopra a parte), di una scuola cilena di tecnici. “In passato ci sono stati tanti bravi allenatori del Cile in Messico e Sudamerica. Poi, si sa, è tutta una questione di scelte (La Roja non ha CT indigeni dal 2005, ndr). O forse sarà stanchezza, voglia di fare altro. Salas è diventato dirigente, Zamorano commentatore TV, forse Pizarro farà l’allenatore”.   

Turotti e mezzo. Facendo un passo indietro al DS tigrotto, si apprende che lo staff sarà composto anche dal Preparatore dei Portieri Redaelli (ancora da ufficializzare), e da un preparatore atletico che non sarà però Diego Scirea. Raduno il 18 luglio, un paio di giorni a Busto e partenza per il ritiro di Sondalo nell’ambito del quale non è previsto test con la Sampdoria. Nel frattempo, l’organico sarà completato con i ruoli mancanti. Per i quali c’è la fila se è vero che nelle ultime stagioni lo “Speroni” ha fatto da volano per molte carriere: “Abbiamo mandato giocatori in B, uno in Nazionale, un allenatore si è guadagnato la cadetteria dopo l’esperienza qui, Pensate che abbiamo persino avuto due magazzinieri finiti in B…”. ¡mucha suerte mister!                             

Giovanni Castiglioni  

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui