Dopo una stagione da protagonista in mezzo al campo, Luca Dal Santo è pronto a guidare una rinnovata Vergiatese con l’esperienza e il temperamento che lo rendono una pedina irrinunciabile nel suo reparto. Centrocampista classe 1997, le sue qualità principali possono essere riassunte nel binomio corsa-sostanza.

Predisposto al lavoro di sacrificio e dotato di uno spiccato senso tattico, è un punto di riferimento nell’impostazione del gioco e nel dialogo tra attacco e difesa. Unica conferma granata tra i profili di tipo senior, la sua presenza, dentro e fuori dal campo, sarà ancora più decisiva in una rosa quasi completamente rivoluzionata.

Visti i tanti movimenti di mercato, sei pronto a prendere la squadra per mano con la responsabilità di un veterano?
“Sì, ormai ci sono abituato perché, nonostante sia un ‘97, è già da un po’ di anni che mi ritrovo a ricoprire una posizione centrale a livello di gioco e di spogliatoio. Con un gruppo così giovane, sicuramente avrò delle responsabilità in più rispetto all’anno scorso, ma sono arrivati tanti ragazzi validi e non vediamo l’ora di cominciare”.

Con questo nuovo gruppo da formare e amalgamare, che impressione hai avuto dalle prime due settimane di allenamento?
“Mi sembra un gruppo positivo, che si allena sempre con una grande voglia e intensità, e penso che di questo sia contento anche il mister. Seppur per poco tempo, lo avevo già avuto nel mio ultimo anno al Verbano, prima che interrompessero il campionato per il Covid, e mi fa piacere averlo ritrovato qui. L’anno scorso ha fatto una stagione importante e da questo punto di vista sono fiducioso, perché lui sa molto bene cosa serve alla squadra”.

Tra neanche due settimane si scenderà in campo per la Coppa Italia. Le avversarie del girone, Pontelambrese e Calvairate, sono anche le squadre che affronterete nelle prime due giornate di campionato. Potrebbe essere un vantaggio per l’avvio di stagione?
“Si spera che possa essere un vantaggio, ma in realtà non so fino a che punto. Sicuramente non è piacevolissimo affrontare solo due squadre in quattro partite, oltretutto all’inizio della stagione. Riguardo al Calvairate, che ormai è nel Girone A da tanto tempo, sappiamo già che squadra avremo di fronte e che campo troveremo; la Pontelambrese personalmente non l’ho mai incontrata, ma so che ha giocatori validi, perché ormai le squadre della categoria si conoscono un po’ tutte. Saranno di sicuro delle partite toste e cercheremo di arrivarci nella miglior forma possibile. Per ora stiamo lavorando parecchio dal punto di vista fisico, quindi mi aspetto che nelle prossime due settimane iniziamo ad allenarci anche a livello tattico per andare a completare la preparazione effettiva in vista del campionato”.

Nelle prime amichevoli del pre-season avete tenuto testa a formazioni di Serie D. Che segnali avete colto in queste due sconfitte di misura?
“Diciamo che queste prime due uscite sono state negative solo dal punto di vista del risultato, perché la prestazione c’è stata in entrambe. Abbiamo affrontato squadre come Legnano e Castellanzese, che da parecchi anni sono una presenza fissa nel campionato di Serie D, e questo deve essere un ulteriore motivo di speranza per il futuro. Non resta che vedere, con il prosieguo della preparazione, come staremo a livello fisico e come arriveremo alle prime gare ufficiali”.

Tornando indietro di esattamente un anno, le ambizioni della passata stagione si sono probabilmente ridimensionate. D’altro lato, ci sono l’impeto e la voglia di mettersi in mostra dei giovani. Pensi che anche questi fattori possano fare la differenza?
“Certo. Già in passato sono stato in squadre con queste caratteristiche, come lo era il Verbano, quindi mi aspetto di partire bene, soprattutto dal punto di vista dell’impegno e dell’entusiasmo. Sicuramente avere una squadra così giovane ha lati positivi e negativi, ma l’importante è che il gruppo resti solido, in campo e soprattutto nello spogliatoio, e che prenda col giusto peso eventuali difficoltà che potrebbero presentarsi, senza lasciarsi scoraggiare”.

Guardando agli avversari, secondo te chi lotterà per la vetta e in che fascia della classifica vedi la Vergiatese?
“Penso che le squadre che staranno nei primi posti saranno sicuramente la Solbiatese, per il campionato fatto l’anno scorso e i nuovi innesti, l’Oltrepò, la Vogherese, il Verbano, che ha fatto un’ottima campagna acquisti, e la Sestese, che secondo me farà ancora un campionato importante. Riguardo a noi, non so dove arriveremo. L’obiettivo iniziale, visto il cambiamento a livello di giocatori, sarà la salvezza; se la raggiungeremo presto, cercheremo di fare il meglio possibile, ma la priorità resta mantenere la categoria”.

Per terminare, cosa ti auguri dalla stagione dal punto di vista personale?
“L’idea è sempre quella di dare un apporto importante in fase difensiva. Se poi riesco a ottenere qualcosa in più a livello di numeri, ben venga”.

Silvia Alabardi

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