Dopo aver terminato la sua carriera da calciatore, Michele Ferri, ex difensore classe 1981 da 111 presenze in Serie A con le maglie di Palermo, Cagliari, Sampdoria e Atalanta, dal 23 dicembre è diventato allenatore della Castanese. Negli ultimi tre anni ha svolto il ruolo di vice per la Caronnese, ma ora è cominciata la sua primissima avventura da primo allenatore con la società neroverde.

Anzitutto come è nato il primo contatto e il successivo rapporto con la Castanese?
“Avevo conosciuto il direttore sportivo Alessandro Bratto, assieme al mio amico Giampaolo Calzi: eravamo andati a vedere la gara fra Legnano e Pinerolo. Ci siamo scambiati i numeri di telefono e da lì poi è nato il tutto”.

La situazione di certo non è stata semplice, che ambiente hai trovato?
“Ovvio, lo scotto e lo sconforto per tale situazione ci sono stati. Però appena arrivato a Castano ho subito trovato un ambiente familiare, sano; la famiglia De Bernardi e il direttore Bratto hanno subito fatto quadrato e cercato di risanare la questione nel minor tempo possibile”.

L’ufficialità del tuo incarico è arrivata lo scorso 23 dicembre: in poco meno di 10 giorni ti sei già fatto un’idea della squadra?
“Sicuramente non sono subentrato a un gruppo allo sbando, anzi, il percorso finora è stato positivo. Senza alcun dubbio è un gruppo solido con cui si può lavorare bene”.

C’è da dire che però qualcuno lo conoscevi già: Battistello e poi Milani che è stato aggregato in prima squadra al Busto 81 proprio nella stagione 2018/19, quella del tuo ritiro…
“Verissimo, sia Milani che Battistello sono stati dei miei compagni; onestamente non conosco ancora benissimo tutti, ma, ad esempio, Sorrentino lo ricordo da avversario”.

A livello di classifica i neroverdi sono in una posizione abbastanza tranquilla, l’obiettivo è sempre stato quello di mantenere la categoria…Pensi che possa arrivare qualche soddisfazione in più?
“Non parlerei proprio di tranquillità, siamo a 23 punti, ma la classifica è corta: qualche passo falso e puoi essere nella zona bassa, un paio di risultati utili e ti ritrovi catapultato nella zona playoff. Bisogna continuare a vendere cara la pelle, lavorando con tranquillità e voglia”.

Ovviamente non hai avuto modo di vedere tutte le squadre del girone A, ma ti sei già fatto un’idea su quella che potrà vincere?
“Tutti mi hanno parlato molto bene del Sestri Levante, anche se non ho mai avuto modo di vederlo; di certo non è un caso se si ritrova prima e con così tanti punti. Il campionato di Serie D è sempre molto equilibrato: non c’è mai una vera e propria ammazza campionato; bisogna sempre stare attenti, l’ultima in classifica può vincere con la prima e le sorprese non mancano mai”.

Questa è la tua prima esperienza da allenatore, anche se hai ricoperto il ruolo di vice di Roberto Gatti alla Caronnese. Che sensazioni stai provando?
“A livello personale è una sensazione molto positiva, ringrazio la famiglia De Bernardi e la Castanese tutta per l’opportunità. Sono voglioso, carico, non vedo l’ora di tornare in campo per la prima partita e dimostrare qualcosa a chi ha creduto in me”.

Martina Crosta

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