Non c’è tempo per piangersi addosso. Domani, mercoledì 1 novembre, si torna in campo e il Varese non può più permettersi passi falsi. Gli strascichi del ko contro il Chieri ci saranno (due giornate di squalifica a Palazzolo e Cottarelli, oltre che due turni di stop anche per il preparatore dei portieri Paciarotti), ma la squadra dovrà dimostrare di aver resettato il periodo negativo a livello mentale per ritrovare contro l’Alba una vittoria che manca ormai da quattro giornate.

“Fondamentale tornare subito in campo – conferma mister Corrado Cotta – perché tutti vogliamo i tre punti: quello che è stato è stato, adesso pensiamo a domani con le energie e l’atteggiamento giusto. Non ho dubbi che sarà così.

In una situazione del genere cosa significa avere il totale supporto della società?
“Vuol dire tutto perché spesso diventa facile cambiare per cercare di dare un segnale. Forse, però, c’è ancora qualcuno che guarda al lavoro, a ciò che si sta costruendo e che guarda fino in fondo a come sono arrivati determinati risultati. Siamo consapevoli del momento, rimbocchiamoci le maniche e andiamo a prenderci questa partita”.

Si è parlato di allenatore, giocatori, arbitri, moduli e interpreti. Tutto è però legato al risultato, per cui come si torna a fare il risultato?
“Il risultato a volte non arriva per errori individuali e situazioni particolari. In Italia il calcio è fatto di chiacchiere, tutti sono allenatori: noi non siamo il bar dello sport, noi siamo il Città di Varese. Ci stiamo impegnando al massimo per uscire da questa situazione e portare il lavoro quotidiano in partita. Io ho la considerazione e la stima della società e della squadra: abbiamo sicuramente bisogno di cambiare il trend, ma il calcio è questo. Se avessimo vinto tre partite giocando male probabilmente verrebbe criticato il gioco. Mettiamoci d’accordo e scegliamo una strada. Io la strada l’ho intrapresa e voglio portarla fino in fono: la squadra mi segue e i ragazzi scalpitano per giocare domani per vincere domani e dare continuità”.

Che squadra è l’Alba?
“Conosco benissimo l’allenatore, il mio amico Fabrizio Viassi, che stimo personalmente e professionalmente. L’Alba è una squadra giovane ben organizzata che vive di momenti: alla luce della vittoria di domenica arriveranno con entusiasmo e domani saranno ben preparati. Mi aspetto una squadra chiusa che pressi parecchio per ripartire. Noi, però, dobbiamo pensare a noi stessi e a vincere la partita”.

Matteo Carraro

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