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Dopo quanto successo nel finale di Chieri-Varese ci sarebbe anche poco da commentare, ma una sconfitta per 2-1 contro la penultima forza del campionato va analizzata e mister Cotta non si esime dal farlo: “Il nervosismo è nato nel finale con quella situazione. Per il resto posso dire che siamo stati penalizzati da alcune situazioni e di decisioni arbitrali: nel primo tempo abbiamo concesso una palla e ci hanno castigato, nella ripresa l’eurogol nasce da un angolo conquistato dopo un fuorigioco clamoroso. Tanta amarezza per quella che non è più una partita di calcio. Noi ci abbiamo provato fino alla fine, ma non è andata: il momento è questo, c’è poco da fare”.
Dopo due punti in quattro partite, mister Cotta può dirsi in discussione?
“Io non mi sento sotto pressione, ma se necessario sono disposto a fare un passo indietro. Il calcio è fatto di risultati e se necessario parlerò con il direttore per capire il da farsi: se il problema sono io allora mi tirerò indietro, ma bisogna analizzare le situazioni di una partita capendo perché non si segna e perché si subisce. Questo Varese non è in crisi, senz’altro è in crisi di risultati, ma anche oggi il campo ha detto una cosa e il risultato un’altra”.
La rissa finale?
“Si è sempre vittime di ciò che decide la terna. Ci sono le immagini e le guarderemo, ma noi non eravamo tesi: ci eravamo limitati a dire di non far sparire i palloni, poi è nato tutto quanto da un contrasto. Poi a comando hanno tirato fuori cartellini. Sinceramente è difficile da commentare. Posso solo dire che gli arbitri devono avere personalità nel motivare le loro scelte”.
Matteo Carraro