Serviva un Varese non bello, ma pratico e Corrado Cotta ha tenuto fede alla sua previsione della vigilia restituendo l’immagine di una squadra efficace (seppur con riserve). Il 2-1 sul PDHAE, fanalino di coda del raggruppamento, è il minimo sindacale, ma basta per tre punti importanti che consentono ai biancorossi da agganciare il treno playoff. “Mi aspettavo una partita del generecommenta il tecnico biancorosso anche se, al di là del gol regalato nel finale a causa di un errore tecnico che mi ha fatto arrabbiare molto, il match era indirizzato sul 2-0. E sarebbe stato un risultato giusto, visto il secondo tempo disputato e risolto da un Banfi che ormai dai 20/25 metri calcia con naturalezza sia con il destro che con il sinistro. Due gol da fuori che, però, nascono da due belle giocate sugli esterni tra le linee“.

Dopo un primo tempo chiuso, l’ingresso di Liberati e il cambio di modulo (da 4-3-3 a 3-5-2) ha consentito al Varese di guadagnare campo e Cotta spiega: “Nei primi 45′ abbiamo sbagliato le misure e, complice un terreno difficile, ci siamo incartati in giocate che non ci hanno portato a creare occasioni. Nella ripresa ci serviva più ampiezza e profondità e ci siamo mossi meglio occupando bene il campo. L’episodio finale mi ha fatto arrabbiare, ma servivano i tre punti e li abbiamo presi“.

Prossima tappa Sanremo. “Capiamo come impostare la settimana – chiosa Cotta – decidendo se partire il sabato nel primo pomeriggio. Al netto di questo ci prepareremo come sempre sperando di recuperare qualcuno: ieri Bernacchi si è fermato per un fastidio all’adduttore e stamattina Baldaro aveva la febbre. Avendo una rosa lunga sono comunque riuscito a convocare 20 giocatori“.

Protagonista assoluto del match, Stefano Banfi si sta sempre più conquistando l’Ossola: “Sbloccarla era la parte più difficile e sono stato fortunato; il secondo è stato davvero un bel gol e meno male che è entrata. Cosa è mancato nel primo tempo? Loro si sono messi dietro e noi non trovavamo spazi. Poi, nel momento in cui ci siamo adattati anche al campo e cambiando qualche movimento abbiamo trovato il modo di far male“. Fino a pochi minuti dopo il triplice fischio Banfi era capocannoniere del Girone A (la doppietta di Esposito dell’Albenga nel 3-0 sul Derthona, match iniziato mezzora dopo, gli ha tolto la vetta), ma il classe ’00 non se ne preoccupa: “Spero solo di continuare così. La dedica per questa doppietta va come sempre a mio nonno, ma la dedica va anche alla mia ragazza che ha appena fatto gli anni“.

Matteo Carraro

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