All’appello manca ancora un match, quello tra Arsaghese e San Michele recupero della 14ª giornata, ma i giochi, per quanto riguarda il girone d’andata, sono stati fatti nell’arco di quasi quattro intensi mesi di sfide.

LOTTA PER IL TITOLO

La classifica di Prima Categoria lascia poco spazio all’immaginazione: a comandare c’è il Gallarate con 36 punti, dulcis in fundo il Turate a quota 7, nel mezzo quattordici squadre racchiuse in una manciata di punti che dimostrano l’equilibrio ma anche gli scenari aperti da qui al 30 aprile, quando verranno ufficialmente tirate le somme.

Pronosticare un “suicidio sportivo” del Gallarate viene difficile: +6 sulle prime inseguitrici ovvero Laveno e Pro Azzurra Mozzate, non è un gap così profondo, è vero, ma non aver mai percepito uno “scricchiolio” da parte dei rossoblù in un intero girone è un segnale importante. La corazzata di mister Albertoli sembra lanciata verso il titolo (anche se a Gallarate staranno facendo tutti gli scongiuri del caso), ed il lusso di potersi concedere anche un paio di jolly agevola, nonostante si tratti di un’ipotesi non presa in considerazione da Crini & co, ma d’altronde chi vuole vincere punta sempre alla perfezione.

ZONA PLAYOFF

Il folto gruppo alle spalle della prima della classe in qualche passo falso ci spera ma resta comunque concentrato sull’obiettivo playoff. Qui può davvero succedere di tutto. Se il campionato finisse oggi ad accedere alla post season sarebbero Laveno, Pro Azzurra, Mozzate, Sommese e Union Villa Cassano. Ma pensare che proprio tra Cassano e la prima in zona playout ci siano appena 7 punti, lascia presagire come anche questa volta la situazione post season possa decidersi sul filo di lana. Massima attenzione agli scontri diretti: lo scorso anno furono determinanti e si sa che quando non c’è di mezzo un titolo diretto (quindi vittoria del campionato o retrocessione, in questi casi si procede con uno spareggio su campo neutro), fanno la differenza. Per info chiedere all’Arsaghese, che mastica ancora amaro per quel 5° posto di una stagione fa divenuto 6° in virtù di questo criterio di giudizio.

Ecco che allora, tornando alla classifica appunto, le attuali quattro sopra citate dovranno fare molta attenzione: col fiato sul collo ci sono soprattutto Olimpia, Arsaghese ed eventualmente San Michele (se il recupero dovesse finire nelle loro mani i playoff il girone di ritorno inizierebbe con un -2 dalla zona calda).

Ottimo lavoro fino ad oggi quello compiuto dal Lonate che milita in 8° piazza con 20 punti e che fa un po’ da spartiacque in graduatoria. Difficile immaginare che i ragazzi di Tomasini possano fare qualcosa in più (vietato dimenticarsi che sono una neopromossa), ma siamo pronti a stupirci ancora. E a proposito di stupire, come non citare il Luino di mister Giallonardo? Uscire dalla zona “sabbie mobili” quando sembrava impensabile è un salto già stato compiuto, ora a Luino nessuno più si guarda indietro, sguardo fisso in avanti c’è tutto il tempo, e la qualità, per compiere un “mezzo miracolo”.

LOTTA PER NON RETROCEDERE

Bella gatta da pelare anche la zona playout. Veniano e Tradate appaiate a quota 17 (Veniano davanti per scontri diretti), devono fare di più se vogliono tirare un sospiro di sollievo in tempi non troppo lunghi. Fa ancora specie vedere nei bassi fondi squadre come Valceresio, Bosto e Victoria. Con le carte in regola per stare in alto si sono ritrovate impelagate, invece, in una situazione inimmaginabile. Bel dilemma capire cosa succederà. A Capolago lavorano sodo per svoltare una stagione amara e povera di soddisfazioni, la salvezza diretta dista 6 punti ed è alla portata. Anche il nuovo Victoria di mister Turri è pronto ad una rinascita: non sono pochi i sette punti che li separano dalla terra ferma, ma una ritrovata serenità e la qualità della rosa dovranno essere due caratteristiche imprescindibili a cui aggrapparsi per tornare a riva il più in fretta possibile.

Leggermente diversa la situazione in casa Valceresio: 16 punti sono pochi ma mister Colombo ha tutte le intenzioni di ritrovare la quadra. Si punta sul tridente Ippolito – Memaj – Markaj e soprattutto sul non sbagliare le prime gare del 2023 che decideranno le sorti del resto del campionato.

Anno nuovo vita nuova per il Turate? Si punta su un nuovo corso ma la situazione è chiaramente complicata. L’obiettivo più raggiungibile potrebbe essere giocarsi la permanenza in Prima Categoria passando dal playout, provarci è il mantra in terra comasca.

Alla luce di queste considerazioni sono tanti i punti di domanda su ciò che sarà e poche le certezze, una però pare evidente: con una classifica così corta la post season si preannuncia non solo completa di ogni turno, ma forse ancora più avvincente di ciò che sarà da qui al 30 aprile, tappa di semifinale di Coppa Lombardia con protagonista l’Union Villa Cassano, compresa.

Mariella Lamonica

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