Con un giorno d’anticipo rispetto al solito (complice il festivo di venerdì 8 dicembre), il CRL ha diramato il Comunicato Ufficiale n° 35 che include come da prassi le decisioni del Giudice Sportivo per quel che riguarda il calcio regionale lombardo.
Multa da 150€ alla Solbiatese “per danni alla vettura degli ufficiali di gara come evidenziato dal documento di custodia“; non finisce qui perché la società nerazzurra è inoltre “obbligata ai sensi della Circolare n. 12 del 12/11/2004 L.N.D. al risarcimento del danno, se ed in quanto dovuto e come debitamente documentato e quantificato“.
150€ di ammenda anche all’Aurora CMC Uboldese (Promozione) per “comportamento gravemente e ripetutamente offensivo dei propri
sostenitori nei confronti dell’assistente arbitrale“.
Seguono poi le notifiche delle squalifiche, tra le quali si ravvisano in Eccellenza le tre giornate ad Alessio Zefi (Ardor Lazzate) e Juan Ignacio Moretti (Castanese) entrambi “per aver colpito con un pugno un avversario“. In Prima Categoria il tecnico dell’Olimpia Tresiana Daniele Bongiolatti è stato squalificato fino al 20 dicembre, mentre Lukas Marcaletti del San Michele dovrà saltare tre giornate per “atto di violenza nei confronti di un calciatore avversario“. Infine, per quel che riguarda la provincia varesotta, tra i Giovanissimi Regionali Under15 anche Alejandro Romano (Ispra) è stato squalificato tre giornate con la stessa motivazione.
Da segnalare, poi, una maxi squalifica inflitta a Leonardo Iuliano (Accademia Calcio Vittuone, Juniores Regionale A), espulso nel match vinto dalla Valceresio per 3-2, che dovrà stare fermo più di un anno (fino al 24 dicembre 2024): “Fermato con un calcio un avversario, mentre questi era a terra “lo calpestava volontariamente per tutto il corpo testa compresa” e gli sputava addosso per due volte ed alla notifica del provvedimento tornava dal calciatore avversario tirandogli due schiaffi, nel lasciare il terreno di gioco offendeva il calciatore avversario e posizionatosi oltre il recinto di gioco protestava nei confronti di ogni decisione arbitrale e provocava gli avversari“.
Redazione
