Direi che è arrivato il momento che qualcuno si faccia un bell’esame di coscienza e se ne vada…“. È con il commento di Stefano Malacrida che si apre il lunedì social del Città di Varese, l’ennesimo day-after di una sconfitta che brucia tantissimo e che affossa ulteriormente il morale (già basso) della tifoseria biancorossa. La disperazione imperante dopo la vittoria di rigore della Virtus CiseranoBergamo fa ben capire quale clima si respiri in casa Varese, al punto che Massimo Baraldi scrive: “Al gol degli avversari ho pensato fosse meglio perderla che vincerla in attesa che taluni facciano passi indietro“.

Il vaso della pazienza dei tifosi è traboccato da tempo e, a questo punto, non si può nemmeno esser sicuri che ci sia ancora un vaso da riempire di lacrime di frustrazione e amarezza. Di sicuro sono in molti a pretendere dei passi indietro per provare a “salvare il salvabile” e il primo indiziato, come sempre, è mister Luciano De Paola che ieri non si è presentato ai microfoni nel dopo-gara alimentando inevitabilmente dubbi sul suo futuro spenti dal presidente Stefano Amirante.

Adesso basta – tuona Luca Sarno. Niente scuse di “divario di classifica” o di “bel gioco”. Vogliamo solo una cosa: #DePaolaOut“. L’hashtag #DePaolaOut spopola in particolar modo su Instagram e Federico Macchi lo riprende per criticare la gestione dell’ultima settimana: “La partita di Coppa non è stata preparata per preparare al meglio e vincere questa. Complimenti De Paola, siamo sulla giusta strada.#DePaolaOut“.

Scusate – chiede Alessandro Lazzari, ma questo allenatore quanti punti ha raccolto da quando è arrivato? E la “sua” rivoluzione a cosa ha portato di buono? Una persona onesta, date le sue risposte, porterebbe immediatamente scuse e dimissioni“. Dello stesso avviso Maurizio Sciammarella: “Incredibile… Hanno mandato via Porro dopo due sconfitte e questo qui continua a perdere da tre mesi e non è neanche in discussione dice la società… Rimettete Porro no?“.

Non è invece favorevole a un cambio di guida tecnica Antonio Roncuzzi che, motivando la sua spiegazione, sostiene: “Ora che hanno smembrato la rosa è inutile cambiare guida tecnica, si retrocede e si deve ricominciare con dirigenti e soldi veri, altrimenti basta illudere i tifosi“. A proposito di giocatori, Mattia Colombo pone l’attenzione sul calciomercato e sulla discutibile gestione della finestra invernale: “Il mercato di riparazione ha fatto solo danni. Alcuni nuovi non valgono un’unghia di Piraccini, Mapelli o Disabato, anche quando fuori forma“.

Dalla parte dei calciatori sempre e comunque Giovanni Forni: Purtroppo è un’annata difficile. Oggi chi ha visto la partita non può contestare i giocatori che ci hanno provato in tutti i modi, ma la palla non entra e alla prima disattenzione si prende gol. Non si molla un c…. e fino alla fine forza Varese!“. Anche Carlo Colombo sposa questa linea di pensiero tornando a ripetere la teoria del passo indietro: “Un grande, grandissimo abbraccio solo ai giocatori… FORZA ragazzi!!! Non meritate un Presidente, un Direttore Sportivo e un Allenatore così… spero facciano un bel passo indietro. Forza Varese…“.

Come riportato da Amirante, tuttavia, le valutazioni in corso non sono sul futuro del tecnico, ma sulla situazione generale di classifica (qualsiasi cosa voglia dire questa affermazione) e Francesco Carini non la prende bene: “Ma come, l’allenatore non è in discussione? E allora chi è in discussione, i tifosi?“. Arnaldo Ravanelli coglie l’assist e risponde all’utente riferendosi ad un episodio avvenuto sulle tribune dell’Ossola al termine della partita: “Certo, il Sig. Presidente oggi ha detto chiaramente di restare a casa perché non si può contestare il grande lavoro fatto dal nostro amato allenatore e dai nostri fantastici dirigenti“.

Lo sfogo conclusivo di Luca Papotti la dice lunga su come la pensino i tifosi biancorossi, sempre più disinnamorati di un Città di Varese che di Varese ha veramente poco: “In pochi mesi siete riusciti a smantellare una squadra che aveva vinto i playoff e che andava solo ritoccata. Siete riusciti a far perdere la passione ai tifosi con il risultato di un Franco Ossola desolatamente vuoto, siete riusciti a farci lottare per la salvezza in un girone con squadre sconosciute dai nomi oratoriali dopo aver dichiarato in estate di puntare al primo posto per la promozione diretta in Serie C… far peggio di così era difficile, complimenti dirigenza! Standing ovation!!!“.

Matteo Carraro

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